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venerdì 21 settembre 2018

Le fake news palestinesi

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questo articolo della pagina Facebook "Progetto Dreyfus" :

"LA FABBRICA DI FAKE NEWS PALESTINESI
In fatto di fake news, l’informazione palestinese resta imbattibile. Si consideri come è stata “informata” l’opinione pubblica palestinese dell’attentato mortale di domenica scorsa presso Gerusalemme.

I fatti. Verso mezzogiorno un 17 enne palestinese, Khalil Jabarin, originario di Yatta (a sud di Hebron), ha aggredito a freddo e pugnalato alla schiena Ari Fuld, 54enne israelo-americano padre di quattro figli, sul marciapiede davanti all’ingresso di un centro commerciale a Gush Etzion (poco a sud di Gerusalemme). L’intero incidente è stato filmato da diverse telecamere di sicurezza e diffuso on-line da più fonti. Benché gravemente ferito, prima di crollare a terra Fuld è riuscito a inseguire brevemente e a ferire a sua volta Jabarin prima che questi potesse pugnalare qualcun altro, in particolare Hila Peretz, una venditrice di falafel, che afferma: “Fuld mi ha davvero salvato la vita. E’ più che un eroe: ha dato la sua vita per me”. Anche questa circostanza risulta confermata dal video di una telecamera di sicurezza. Trasportato d’urgenza al centro medico Shaare Zedek di Gerusalemme, nonostante gli sforzi dei medici Ari Fuld non è sopravvissuto alle ferite subite.

Come ha dato la notizia, lunedì, Al-Hayat Al-Jadida, il quotidiano ufficiale dell’Autorità Palestinese? Nel titolo e nell’articolo, il giornale di Abu Mazen scrive che i “soldati” israeliani hanno sparato a un “bambino” palestinese e poi lo hanno arrestato “sostenendo” che avesse “pugnalato un colono”, e sottolinea che questa è “la versione dell’occupazione israeliana”.

Ovviamente, come si vede chiaramente nei video, Jabarin non è stato ferito da soldati, ma dallo stesso Fuld e da un secondo civile armato. E che avesse mortalmente pugnalato Fuld alle spalle non è una “versione”, ma un dato di fatto comprovato dai vari filmati. Ed è vero che Jabarin è minorenne, ma certamente non può essere definito un “bambino”, e in queste circostanze si è comportato da “terrorista” secondo ogni possibile definizione del termine. Il palestinese, che secondo l’organo di stampa dell’Autorità Palestinese sarebbe stato “lasciato a terra a sanguinare per venti minuti”, è attualmente ricoverato e curato nell’ospedale israeliano Hadassah, sul Monte Scopus, con ferite leggere...

[Leggi tutto l'articolo su Israele.net >>https://www.israele.net/ecco-come-sono-stati-informati-i-pa…]".




Il problema non è rappresentato solo dalle fake news dei mass media arabi ma anche dal fatto che quelli europei prendano le notizie false in questione per vere e le spaccino come tale.
Così, quando si parla di "attacco israeliano ai danni dei palestinesi", in realtà, vi è stato un atto difensivo da parte dell'IDF (le Forze di Difesa Israeliane) che ha dovuto rispondere ad un attentato terroristico.
Purtroppo, il popolo europeo (che spesso è ignaro di ciò che accade) ci casca a crede a queste balle ed il danno è doppio.
Tutto questo è un insulto al buonsenso.




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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".