Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha segnalato l'articolo del "AsiaNews" che è intitolato "Sala Stampa: Firmato un ‘accordo provvisorio’ fra Cina e Santa Sede. Greg Burke: È l’inizio di un processo".
Infatti, la Sala Stampa vaticana ha dato notizia della firma di un "accordo provvisorio" tra la Santa Sede ed il governo cinese. L'accordo è stato firmato da "mons. Antoine Camilleri, Sotto-segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli Stati, e da S.E. il Sig. Wang Chao, Viceministro degli affari esteri della Repubblica popolare cinese, rispettivamente capi delle delegazioni vaticana e cinese”.
Proprio stamane, il "Global Times", riportava una notizia in cui si smentiva la presenza di una delegazione vaticana in Cina, segno evidente di una frattura esistente all’interno della leadership cinese.
Dunque, ci sarebbe un disgelo tra Santa Sede e governo cinese.
Dal 1951 ad oggi, il Vaticano e la Cina non hanno rapporti.
Infatti, il Vaticano aveva riconosciuto Taiwan.
Ricordo che dal 1957 esiste l'"Associazione Patriottica Cattolica Cinese" , una sorta di "Chiesa ufficiale" sotto il controllo dello Stato, i cui vescovi non sono stati riconosciuti dalla Santa Sede.
La maggioranza dei cattolici, però, ha scelto la "Chiesa sotterranea", i cui sacerdoti sono fedeli al Papa.
L'accordo servirebbe a dare ai cattolici cinesi vescovi riconosciuti tanto dal governo quanto dalla Santa Sede.
Sarà anche l'inizio della fine del comunismo in Cina, visto quanto riportato da "Global Times"?
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