Nella Torah (il nostro Vecchio Testamento) viene chiamato Yom haKippurim (Ebraico: יום הכיפורים, "Giorno degli espiatori"). È uno dei cosiddetti Yamim Noraim (Ebraico, letteralmente "Giorni terribili", più propriamente "Giorni di timore reverenziale"). Gli Yamim Noraim vanno da Rosh haShana a Yom Kippur, che sono rispettivamente i primi due giorni e l'ultimo giorno dei Dieci Giorni del Pentimento.
Il rito dello Yom Kippur viene menzionato quattro volte nella Torah (in Esodo 30,10; Levitico 23,27-31 e 25,9; Numeri 29,7-11). Durante il digiuno è vietato mangiare e bere, nonché, essendo giorno di moed, valgono le stesse prescrizioni per il Sabato circa il lavoro e altre attività vietate.
Esso equivale più o meno al nostro Mercoledì delle Ceneri, il giorno in cui inizia la nostra Quaresima.
Lo Yom Kippur è giorno di penitenza e di rapporto con Dio.
L'uomo rinnega sé stesso e le cose di questo mondo per potere essere più vicino a Dio.
Agli amici di fede ebraica (tra i quali non posso non menzionare Morris Sonnino e Silvia Morelli, che ho a ben volere e che mi danno una mano con questo blog) auguro che questo giorno possa portare a loro ogni bene.
benedetto sia il Signore tuo D-O,Buon yom kippur
RispondiEliminaAmen.
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