"Il sillogismo è questo.
George Soros è ebreo. Viktor Orbàn ha attivato una campagna contro di lui. Viktor Orbàn è...
Indovinate cosa.
Ora, una cosa va detta chiaramente. Sì, György Schwartz, (il palindromo "Soros" è un termine esperanto che il papà di György preferì al cognome troppo ebraico Schwartz), è di fatto ebreo, ma la sua vicinanza all'ebraismo è assolutamente inesistente.
Da anni, tramite la sua Open Society Foundations, finanzia gruppi e ONG di estrema sinistra la cui agenda politica è quella di presentare Israele com uno Stato razzista e antidemocratico, in perfetta consonanza con l'agenda propal. Vorrebbe forse dire che Soros è propal? No. A Soros dei propal interessa meno di zero. A lui interessa unicamente muovere innumerevoli pedine per raggiungere i suoi interessi. Se tra queste pedine c'è anche chi desidera la distruzione di Israele, ben venga. Per quanto riguarda lo Stato ebraico, l'intento di György è fare sì che diventi uno Stato binazionale a maggioranza musulmana.
Di lui, un altro ebreo, Daniel Pipes, che però, da ebreo vero, ha profondamente a cuore la sorte di Israele, ha scritto in merito a chi ha accusato Orbàn di antisemitismo:
"L’Ungheria è il posto più sicuro in Europa per gli ebrei osservanti. Orbán sostiene ragionevolmente che accogliere un gran numero di migrantI sia la vera minaccia per gli ebrei. I suoi forti attacchi a George Soros, un ebreo antisionista e discutibile, non sono più antisemiti di quelli di David Horowitz o Black Cube. L’Ungheria è il paese europeo che intrattiene i migliori rapporti con Israele".
Stop".
Molti di quelli che attaccano George Soros (me compreso) sono accusati di antisemitismo.
Ora, queste accuse sono ridicole.
A me non interessa del fatto che Soros sia ebreo, cristiano, ateo, musulmano, buddista o di altra religione.
A me preoccupa il fatto che egli voglia a tutti i costi fare la sua "open society", per fare i suoi interessi.
Per fare i suoi interessi, quest'uomo è disposto a distruggere anche la nostra civiltà, in cui anch'egli vive.
Addirittura, egli finanzia quelle ONG che portano i migranti clandestini a noi e che sostiene le associazioni pro-Palestina, le quali non vogliono bene ad Israele.
Dunque, il premier Viktor Orban ha fatto bene a mettergli un freno.
Oltretutto, Orban è amico del premier israeliano Benjamin Netanyahu, un'altra persona che non vede di buon occhio Orban.
Netanyahu è un ebreo vero.
Dunque, piantiamola con la tiritera secondo cui chi attacca Soros sia per forza un antisemita.
Soros è disposto a mettersi contro anche alla sua stessa religione, pur di portare avanti i suoi scopi.
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