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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 19 settembre 2018

Una preoccupante deriva giustizialista

Come riporta "Il Giornale", il Movimento 5 Stelle sta pensando ad una svolta manettara.

Infatti, per il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede (nella foto), la riforma cardine della prescrizione è solo rinviata a breve e farà parte della più ampia rivoluzione della giustizia promessa dai grillini e già avviata con il Daspo ai corrotti.
Il rinvio è stato fatto per i veti incrociati che si sono lanciati Lega e Movimento 5 Stelle.
Così, se la prescrizione esce dal consiglio dei ministri, può rientrare in commissione Giustizia alla Camera. E in una versione ancora più dura. Infatti, mentre l'obiettivo di Bonafede, che sperava di fare della prescrizione la prima bandierina dal suo insediamento in via Arenula, era fermare la clessidra dopo il primo grado, quello della proposta depositata a Montecitorio, primo firmatario Andrea Colletti, è farlo contestualmente al rinvio a giudizio. Cioè senza nemmeno aspettare la sentenza.
In pratica, stando a questa proposta, chi farà ricorso dopo il primo grado rischierà di beccarsi una pena più alta.
Ora, il nostro ordinamento prevede che una persona sia una presunta innocente fino alla sentenza definitiva.
Ergo, essendoci tre gradi di giudizio (primo grado, Corte d'Appello e Corte di Cassazione) dopo una condanna nel processo di primo grado, l'imputato può fare ricorso in Corte d'Appello e in caso di condanna confermata anche in quella sede può fare ricorso alla Corte di Cassazione.
In caso di conferma della condanna anche in Corte di Cassazione, la sentenza è definitiva.
Però, durante tutto l'iter, la persona imputata è da dichiararsi presunta innocente.
Questa deriva del Movimento 5 Stelle (di cui Bonafede fa parte) rischia di introdurre il principio di presunta colpevolezza, che è il contrario di quello di presunta innocenza e che non è nel nostro ordinamento.
Questo è inquietante. 

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.