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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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domenica 23 settembre 2018

Il reddito di cittadinanza non serve

Una notizia dice che laurearsi non serva a nulla.
Secondo questa notizia, quattro laureati su dieci non trovano lavoro.
Ora, io concordo con questa notizia ed aggiungo che anche i diplomati non trovano lavoro.
Per esempio, io mi sono diplomato in chimica e biologica (come tecnico di laboratorio) e mi sono specializzato come tecnico del controllo di qualità, sicurezza ed ambiente ma ho trovato solo lavori a contratto breve e qualche lavoretto in nero ed occasionale.

Io mi ricordo di mio padre che mi diceva: "Studia che diventerai qualcuno".
Purtroppo, i fatti non hanno fatto seguito a questa promessa.
Ora, faccio una considerazione a riguardo.
Non a caso, ho pubblicato qui il mio curriculum vitae.
Molti di coloro a cui porto il curriculum mi dicono: "Lei ha un bel curriculum ma non sappiamo dove metterla".
Bisogna essere intellettualmente onesti, dicendo che qui in Italia c'è poco lavoro.
Quel poco lavoro che c'è, spesso e volentieri, non richiede grosse qualifiche (come diplomi e lauree) ed i datori di lavoro che cercano tendono a guardare di più la pratica che non la conoscenza ed il sapere.
Però, la pratica si fa facendo lavorare una persona, anche se è diplomata o laureata ma certa gente non lo vuole capire.
Infatti, tanti di quei datori di lavoro che cercano personale e che offrono lavori non qualificati vogliono operai ad un costo basso e con un'esperienza di lavoro manuale.
Questo spinge tanti giovani a scappare dall'Italia e ad andare all'estero.
C'è un vero e proprio esodo dal Sud ma tanti scappano anche da qui, dal Nord.
Per contro, si preferiscono i migranti perché "costano meno" e sono ritenuti più "duttili" di un giovane italiano con un diploma o con una laurea.
Quindi, chi dice che "accogliere sia un atto di carità" dice delle scemenze.
Questa accoglienza è una "carità pelosa".
A fronte di ciò, il reddito di cittadinanza tanto caldeggiato dal Movimento 5 Stelle non è la risposta.
Infatti, il reddito di cittadinanza rischia di fare salire il debito pubblico e di favorire i furbetti.
Penso (per esempio) a chi ha un lavoro nero, un lavoro non regolare.
Chi ha un lavoro nero può chiedere il reddito di cittadinanza, poiché ufficialmente figura come disoccupato.
Dunque, c'è un danno alla comunità.
Inoltre, il ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, dice che in Germania vi è il reddito di cittadinanza.
Ora, posto il fatto che io abbia tante perplessità riguardo alla politica tedesca, ricordo che in Germania vi è un centro per l'impiego in ogni quartiere, cosa che qui in Italia manca.
Dunque, per potere fare una cosa del genere, serve una riforma dei centri per l'impiego, che sarebbe da fare a prescindere dal reddito di cittadinanza.
La verità è che qui serve il lavoro.
Servono tanti investimenti privati.
Per fare avvenire ciò, bisogna abbattere le tasse, abbattendo tanta spesa pubblica e riducendo la burocrazia, bisogna riformare la giustizia, si deve fare scendere il costo dell'energia elettrica, si debbono fare nuove infrastrutture e si debbono abbattere i costi dei carburanti.
Se non si fa ciò, non ci saranno investitori né ci sarà il lavoro.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.