Stiamo assistendo a uno spettacolo storico. Il funerale del Partito Democratico e di Forza Italia.https://t.co/mfKEdmWA9m— Linkiesta (@Linkiesta) 20 settembre 2018
Su "Linkiesta" vi è un articolo di Flavia Perina che è intitolato "Addio, opposizione: Pd e Forza Italia sono due cadaveri che (non) camminano".
Riporto questo stralcio dell'articolo:
"Il problema è che un' opposizione, in democrazia, serve. Altrimenti sarebbe facile disinteressarsi delle vicende parallele del Partito Democratico e di Forza Italia che a sei mesi dalle elezioni ancora non trovano una direzione verso la quale orientare il timone.
Il problema è, anche, che non vorremmo vedere questo ruolo importantissimo– l'opposizione, appunto – delegato a personaggi come Pierre Moscovici, l'ex-braccio destro di Hollande sopravvissuto alla catastrofe del socialismo francese grazie a un incarico europeo, oppure il lussemburghese Jean Asselborn, ministro di una nazione grande quanto Genova nota perlopiù come paradiso fiscale.
Il problema, infine, è che forse dovremo rassegnarci: l'opposizione prossima ventura nascerà dopo le Europee, quando il corpo elettorale avrà debitamente sanzionato i calcoli piccini della vecchia sinistra e della vecchia destraconsegnando entrambe al mondo dei puri spiriti dove li attendono la Dc, il Psi, il Pci, il Msi e tutti i loro antenati.
Il fallimento della settimana delle cene parla chiaro in proposito. Quella di Arcore, con Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, è finita in un nulla di fatto - né un chiaro accordo né una rottura – e quindi l'opposizione forzista se ne resta nel congelatore aspettando gli eventi.
La cena del Pd non c'è nemmeno stata. Carlo Calenda l'ha disdetta ieri usando parole durissime contro il partito a cui si era iscritto dopo la sconfitta del 4 marzo: «Sta diventando un posto in cui l'unico segretario che si dovrebbe candidare è il presidente dell'associazione di psichiatria». Così anche i democratici restano nel freezer, aspettando un congresso ancora senza data e tremando per la manifestazione del 30 settembre a Roma che rischia il flop o la contestazione plateale dei militanti".
Sono d'accordo sul fatto che contro questo governo manchi un'opposizione forte, vera e capace di dare una risposta seria e non fondata su attacchi e prese di posizione personali o contra personam.
Sarà questa l'assicurazione sulla vita del governo giallo-verde.
Infatti, questo governo regge perché non c'è alternativa ad esso, nonostante le sue contraddizioni interne, che sono palesi.
Sono d'accordo solo in parte riguardo alle situazioni del Forza Italia e del Partito Democratico.
Infatti, è vero il fatto che i due partiti abbiano dei problemi, com'è vero anche il fatto che le classi dirigenti dei due partiti non siano all'altezza.
Penso, ad esempio, alla situazione di Forza Italia qui nella mia zona.
Il partito non c'è.
In più, vi è un'altra questione.
Il Partito Democratico e Forza Italia pagano il fatto di essere stati troppo blandi riguardo alle richieste (spesso pretestuose) dell'Unione Europea.
Dopo di che, va detto anche che la situazione di Forza Italia sia differente da quella del Partito Democratico.
Forza Italia ha ancora una possibilità di dire la sua, attraverso il patto con la Lega che è ancora in essere.
Infatti, la Lega governa il Paese con il Movimento 5 Stelle ma nelle Regioni e in molti Comuni governa con Forza Italia ed il resto del centrodestra.
Inoltre, alcuni punti programmatici del governo giallo-verde sono del centrodestra, in quanto portati dalla Lega.
Quindi, Forza Italia ha questo canale e deve sfruttarlo, per non fare la fine del Partito Democratico, che (con tutta la sinistra "classica") è finito in un angolino ed è diviso tra chi vuole aprire un canale con il Movimento 5 Stelle (come fa Forza Italia con la Lega) e chi di quest'ultimo non vuole sentire parlare.
Penso, ad esempio, a Matteo Renzi, che non vuole avere a che fare con i grillini.
Oltre a ciò, il Partito Democratico non ha un leader mentre Forza Italia ha ancora una leadership nazionale nel presidente Silvio Berlusconi che, sebbene non abbia più forza che aveva vent'anni fa, è ancora capace di fare sintesi anche con la Lega.
Oltre a ciò, il Partito Democratico non ha un leader mentre Forza Italia ha ancora una leadership nazionale nel presidente Silvio Berlusconi che, sebbene non abbia più forza che aveva vent'anni fa, è ancora capace di fare sintesi anche con la Lega.
Comunque, il fatto che un governo stia in piedi a prescindere da quello che fa, perché non vi è alternativa, deve essere preoccupante.
Del resto, questa situazione è presente dal 2011.
Questo è un male per la nostra democrazia.
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