L'articolo è di Daniele Capezzone.
Ne riporto questo stralcio:
"Morale: le nazioni ci sono ancora. E, non dispiaccia all’establishment italiano, esiste pure l’Italia: costantemente svillaneggiata da un numero impressionante di capi di stato o ministri esteri, o da personalità europee. Perfino un Carneade lussemburghese, venerdì scorso, si è sentito in diritto di borbottare il suo “merde”.
Dinanzi a tutto questo, stupisce il silenzio del Quirinale (e dei quirinalisti nascosti tra paralumi e arazzi: nel periodo estivo si erano invece mimetizzati tra i daini e i caprioli della tenuta presidenziale di Castelporziano, immaginiamo). E invece ascoltiamo sempre rimbrotti unidirezionali, per spiegarci che non si può essere troppo nazionalisti, che non si può essere euroscettici, eccetera. Ora: a parte il fatto che è legittimo, anzi stralegittimo, essere anche nazionalisti ed euroscettici, farebbe piacere – di tanto in tanto: anche una volta su tre o una volta su cinque – che, oltre alle prediche rivolte agli italiani, ci fosse anche uno stop, un alt, un cartellino giallo verso le personalità straniere che hanno l’insulto
facile verso l’Italia e gli italiani. È forse chieder troppo?".
Sono d'accordo con queste parole.
Ora, sembra che dirsi "difensori dell'identità nazionale" sia diventato una cosa disdicevole.
L'establishment italiano ed europeo se ne faccia una ragione: le nazioni ci sono ancora.
Si può essere favorevoli all'idea di una federazione europea senza rinnegare i propri valori nazionali.
Eppure, quando l'Italia subisce un attacco da parte dei tecnocrati europei, ecco che dal Quirinale viene il rimbrotto unidirezionale, contro il governo italiano o contro determinati partiti, come la Lega.
Un caso è stato quello di Pierre Moscovici, Commissario per gli Affari Economici dell'Unione Europea, che ha detto che qui in Italia ci sono "tanti piccoli Mussolini", per il fatto che vi sia chi dice che questa Unione Europea stia sbagliando.
Non mi pare che i vertici di questa Unione Europea siano infallibili.
Anzi, le politiche dell'Unione Europea sono state depressive per l'economia.
Mi sembra un po' come il discorso della donna che subisce molestie e di coloro che dicono che ella abbia subito le molestie per colpa sua, perché (per esempio) ha scelto di indossare dei pantaloncini corti anziché una gonna lunga.
Penso che una persona sia libera di vestirsi come le pare e di non essere molestata.
Vorrei fare notare che essere "nazionalisti" non è un reato...almeno in un Paese autenticamente liberale.
In un Paese liberale, qualsiasi idea è riconosciuta, a patto che non siano minacciati l'ordine pubblico e la sicurezza.
A questo punto, mi domando se l'Italia sia un Paese autenticamente liberale.
Io inizio ad avere dei dubbi.
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