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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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mercoledì 26 settembre 2018

Senza giovani si muore

 
 
 
 
Chiedo scusa per la mia assenza ma sto avendo problemi di linea.Ora, tratto l'argomento.
Su "Italia chiama Italia", ho scritto un articolo intitolato "L'Italia non è un Paese per giovani".
Oggi il problema è rappresentato dalla disoccupazione. Con una disoccupazione che rasenta l'11%, si versano meno contributi. Le pensioni future saranno molto più magre di quelle attuali.
Questo è il dato di fatto.
Coloro che vanno in pensione in questo periodo, come i loro predecessori, non hanno problemi (e non dovrebbero nemmeno lamentarsi tanto.
Invece, ci dovremmo lamentare noi, trentenni e quarantenni, che rischiamo di non avere una pensione.
Questo è uno stralcio del mio articolo:

"Con una disoccupazione che rasenta l’11%, si versano meno contributi. Quindi, le pensioni future saranno molto più magre di quelle attuali. Inoltre, secondo i dati attuali, circa quattro laureati su dieci non trovano lavoro. Purtroppo, tanti imprenditori italiani trovano il pretesto per non assumere, dicendo che “nel curriculum vi sono troppe specializzazioni”. Io vado anche oltre, affermando che anche chi ha un titolo inferiore, come un diploma, non trova lavoro per lo stesso motivo.

Qui in Italia vi è un anacronismo. Dato che qui si investe ancora troppo poco in tecnologia, si cercano di più le “braccia” e “coloro che sanno fare” e non “coloro che hanno un background di conoscenze”. Io (che ho un diploma ed una specializzazione post-diploma) conosco bene il problema, essendomi sentito dire da vari imprenditori a cui mi sono rivolto che “non sapevano dove mettermi per via dei titoli di studio”.

Stando così le cose, se avessi avuto una laurea non mi sarei dovuto presentare con il curriculum vitae in mano. Questo crea disoccupazione, costringe molti giovani a scappare all’estero e rischia anche di “legittimare” la mortalità scolastica. Tanti ragazzi lasciano l’istruzione, senza nemmeno arrivare almeno alla qualifica dei tre anni, per questo motivo. Oramai è passato il messaggio secondo cui “studiare non serve a nulla”.

Questo è un dramma. Come si suol dire, quando si parla di pensioni, troppo spesso, si guarda il dito e non la luna
".

Intanto, per i motivi citati nel mio articolo, si fanno sempre meno figli.
Tra vent'anni, molti degli anziani attuali moriranno e la nostra popolazione sarà più vecchia ed i nuovi pensionati non avranno delle pensioni degne di essere definite li.
Questo è il dramma.
Se non si iniziano a fare politiche per il lavoro, favorendo investimenti seri, il futuro del nostro Paese sarà nero.
Bisognerà abbassare le tasse, tagliare la burocrazia, fare le infrastrutture, tagliare il costo dell'energia elettrica (con una politica energetica seria) e riformare la giustizia.
Mantenere lo status quo equivale solo a condannare il nostro Paese.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.