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martedì 11 settembre 2018

Gli anglicani stanno scomparendo

Su "Tempi" vi è un articolo intitolato "La Chiesa di Inghilterra è a un passo dall’estinzione".
Di questo articolo riporto uno stralcio:

"La religione sembra in via d’estinzione in Gran Bretagna, dove sempre meno persone aderiscono a una fede, e la Chiesa di Inghilterra potrebbe essere la prima a sparire. Secondo l’ultima ricerca di NatCen, sette persone su 10 sotto i 24 anni non hanno una religione e solo il 2 per cento dei giovani tra i 17 e i 22 anni si dice anglicano.

ANGLICANI IN CALO. La ricerca British Social Attitudes, che viene effettuata ogni anno, si basa sulle risposte di 3.000 persone di tutte le età sulle tematiche più differenti. Il 52 per cento degli intervistati ha dichiarato di non avere una religione, contro il 41% del 2002. In particolare, se nel 2002 il 31% degli intervistati dichiarava di essere anglicano, oggi i fedeli sono scesi al 14 per cento.

«VICINI ALL’ESTINZIONE». Se si considerano solo gli ultrasessantenni la quota di fedeli aumenta al 30 per cento, una diminuzione netta rispetto al 2002 (52 per cento). Nella fascia d’età 45-54 anni, gli anglicani dal 2002 sono passati dal 35 all’11 per cento. Mentre per quanto riguarda i ventenni, come detto, solo il due per cento si riconoscono nella Chiesa d’Inghilterra. Sembrano avverarsi le parole pronunciate nel 2013 dall’ex arcivescovo di Canterbury Rowan Williams: «Siamo a una generazione dall’estinzione».

CATTOLICI. Nei prossimi anni, per la prima volta, gli anglicani potrebbero essere superati dai cattolici e da altre denominazioni cristiane, rispettivamente l’8 e il 10 per cento degli intervistati. Per quanto riguarda la frequentazione delle celebrazioni, solo un anglicano su cinque va a messa almeno una volta al mese. Leggermente più alta la quota dei cattolici: due su cinque"
.

Ringrazio al'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha segnalato l'articolo.
Ora, il problema della Chiesa anglicana è il fatto che essa si sia conformata troppo alle tendenze.
Dal 1534, anno in cui re Enrico VIII ruppe con la Chiesa cattolica, la Chiesa anglicana iniziò a seguire le tendenze e le mode.
Con re Edoardo VI e la regina Elisabetta I, essa divenne protestante.
Nel XVIII secolo, essa fu la culla del deismo.
Nei tempi nostri, la Chiesa anglicana ha deciso di seguire le mode politiche, come il femminismo (con l'ordinazione delle donne al sacerdozio) e l'apertura ai matrimoni omosessuali.
Così (e mi dispiace sostenerlo, per il rispetto che ho verso la cultura anglosassone) la Chiesa anglicana oggi non è né carne né pesce.
Ha alcune correnti vicine al cattolicesimo, altre evangeliche ed altre ancora che non si sa neppure se siano cristiane o sincretiche.
In pratica, la Chiesa anglicana oggi è esplosa.
In realtà, non è una Chiesa unita, poiché non ha una figura come il Papa.
Basti pensare agli episcopali americani e alle Chiese anglicane africane.
Inoltre, non è corretto dire che in Inghilterra si sia persa la spiritualità.
La spiritualità c'è ancora ma la Chiesa anglicana attuale non più è in grado di soddisfare questo bisogno.
Io penso che l'unico modo per salvare almeno in parte la Chiesa anglicana sia la riconciliazione con Roma.
Certo, non tutta la Chiesa anglicana accetterebbe ciò ma una larga fetta di essa potrebbe sopravvivere come parte della Chiesa cattolica, pur mantenendo i suoi riti ed i suoi usi, perché avrebbe più aiuto e sostegno.
Magari, Roma potrebbe fare un accordo con la corona inglese, confermandole il titolo di "Defensor Fidei", e con il Primo Ministro britannico, per la nomina degli arcivescovi di Canterbury e York.
Però, penso che l'unica possibilità di salvezza per la Chiesa anglicana possa essere la riconciliazione con Roma, che le ridarebbe una direzione ed il sostegno.




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