Che Europa sarà?

Su "Panorama" vi è un articolo di Vittorio Emanuele Parsi che è intitolato "L'Europa che verrà".
Vittorio Emanuele Parsi è ordinario di Relazioni Internazionali all'Università Cattolica di Milano.
Per Parsi, è iniziata la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento dell'Unione Europea.
Si contrapporranno i "repubblicani" alla Macron ed i "sovranisti" alla Orban e alla Salvini.
Il test svedese sarà un primo segnale.
Le elezioni in Svezia potrebbero essere una cartina al tornasole in merito alla situazione dell'Europa.
Se vincessero i Democratici Svedesi, per questa Unione Europea le cose potrebbero mettersi male.
Ora, la soluzione migliore per questa Unione Europea è una via di mezzo tra i "repubblicani" ed i "sovranisti".
Serve una forza moderata e liberale (o meglio conservatrice-liberale) ma nel contempo contraria alle politiche pessime di questa Unione Europea e che sappia trasformare questa Europa dei tecnocrati nell'Europa dei popoli.
L'Unione Europea dei tecnocrati non porta nulla di buono.
Infatti, essa punta ad omologare ogni cosa, fregandosene dell'identità dei popoli europei.
Inoltre, essa è sotto l'egemonia franco-tedesca e sta riducendo gli altri Paesi europei alla miseria.
L'Unione Europea si può salvare con una forza conservatrice-liberale che la trasformi nell'Europa dei popoli e che ne cambi i meccanismi che oggi sono fondati sulle decisioni prese all'unanimità e sui veti.
Se questa Unione Europea non cambiasse, si darebbe ragione ai "sovranisti".