ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione un articolo del sito di "Radio Vaticana" che è intitolato "Welby (anglicani) e Bernardini (valdesi): c'è sempre più bisogno di dialogo".
L'articolo parla dell'incontro di Assisi con Papa Francesco a cui hanno partecipato il professor Eugenio Bernardini, moderatore della Tavola Rotonda Valdese, ed il primate anglicano, Sua Grazia l'arcivescovo Justin Welby (nella foto).
Essi parlano della necessità d dialogo interreligioso.
Però, c'è un punto ed esso è illustrato dalle parole di Angelo:
"Questi Reverendi signori devono rendersi conto che le loro chiese si sono troppo spinte nel progressismo. Anglicani e Valdesi si sono molto allontanati dall'insegnamento cristiano".
Sono perfettamente d'accordo con Angelo.
Con il dovuto rispetto, la Chiesa valdese e parte di quella anglicana (e delle Chiese di ispirazione protestante in genere) si sono spinte troppo verso il progressismo.
Per il "dialogo", queste Chiese hanno scelto di non dare più risalto a certi principi che sono cardini del Cristianesimo.
Ergo, queste Chiese rischiano di trasformarsi in ONG (Organizzazioni non governative) in cui si parla di pace, di cooperazione e di amore, tralasciando, però, ciò che è (anzi chi è) il fulcro del Cristianesimo, ossia Gesù Cristo e ciò che egli insegnò.
Per esempio, in materia di omosessualità, il Cristianesimo ha delle definizioni ben precise, definizioni che oggi in certe Chiese sono state scardinate.
Pensiamo ai matrimoni omosessuali benedetti in chiesa in Svezia.
Il dialogo va bene ed è possibile ma non si possono abiurare i propri principi.
La nostra Chiesa, la Chiesa cattolica, stia bene attenta a non fare la stessa fine!
Cordiali saluti.
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