come riporta "Il Secolo d'Italia", in un asilo del quartiere di Roma Bufalotta, vengono raccontate favole pro-gender.
Così, Biancaneve con i suoi sette nani e Cenerentola con la scarpetta e il principe vengono sostituiti da altre narrazioni che diventano immediatamente il vangelo delle insegnanti di sinistra. Eccone una, si chiama La piccola storia di una famiglia: ci sono due donne, Mery e Frenci, che su amano ma a loro mancava il “semino” per far nascere un figlio. Allora scoprono che in Olanda c’è una clinica dove alcuni signori donano i loro “semini” a chi non li ha. Uno allora finisce nella pancia di Mery e fa crescere una nuova bambina. Il tutto corredato da scritte grandi su pagine a colori pastello dove le due donne si scambiano bacini e cuoricini.
Questa è stata la "favola" raccontata.
Il tutto è avvenuto all'insaputa dei genitori.
Se io fossi il padre di uno dei bambini (e non un genitore, per sottolineare che la famiglia è costituita da un uomo e da una donna) ritirerei mio figlio da quell'asilo.
Un conto è concedere diritti individuali (come i diritti ereditari) a coloro che fanno parte di coppie di fatto, omo ed eterosessuali che siano, ma ben altra cosa e indottrinare i bambini nella teoria secondo cui la famiglia può essere composta da due, tre o più genitori, da due uomini, da due donne e (magari) da un uomo e da un cane o che esistono in natura più di due sessi o che i figli possono essere "comprati" come si compra un etto di prosciutto dal salumiere.
Questo non è accettabile.
Così facendo si distrugge una società.
Cordiali saluti.
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