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sabato 24 settembre 2016

La terra et el mar de lo Stretto di Messina



LA TERRA ET EL MAR DE LO STRETTO DI MESSINA


Per l'Ellenici due furon le ferae...
Scilla et Cariddi...da 'l Vardaru et da San Giovanni...
per di Sfalassà la valle di lor qui si miran petrae...


cum Zancle...qui de la Littra la Madre pigliò dimora...
et sì a mugghiare cum de 'l mar l'aquae stanno l'antri...
ibi...et sì 'n bugghiri suttu la terra faci 'Nfernu...
el mar livannu come da 'l mal qui 'nchiana la fera...
et da locu cotal per l'Oriente el cavalier partì per l'Eternu...
sì Sancta la Terra 'n salvar pur da ogni niura alma forastiera
.

Essendo di origini siciliane, non potevo non parlare dello Stretto di Messina.
Quando vado in Sicilia, mentre percorro l'Autostrada A3, appena esco dalla galleria "Vardaru" e transito sul gigantesco viadotto "Sfalassà", per entrare poi nella galleria "San Giovanni", dico: "Sono quasi a casa!".
Dal viadotto "Sfalassà" si intravede lo Stretto di Messina, con la storia di Scilla e Cariddi, una storia della mitologia greca.
Scilla fu una ninfa di cui si innamorò Glauco, figlio di Poseidone, la divinità del mare.
Ella, però, non ricambiò l'amore di Glauco che si era trasformato in una divinità con una coda di pesce.
Così, egli andò dalla maga Circe per farsi fare un filtro d'amore.
Circe, però, era innamorata di Glauco.
Ella si dichiarò a lui ma la respinse. 
Gelosa, ella fece una pozione malefica e la versò nel mare vicino a Zancle, ove Scilla faceva il bagno.
Scilla entrò in acqua e la poveretta si trasformò in un mostro con sei teste di cane latranti, un busto enorme e molte gambe serpentine e lunghissime.
Disperata, Scilla andò a vivere in una grotta in cui viveva anche Cariddi.
Cariddi era la figlia di Poseidone e Gea.
Essa era una naiade vorace e dedite alle rapine.
Zeus la fulminò e la fece trasformare in un mostro, grande quasi quanto metà della città di Roma. Simile a una lampreda, con una gigantesca bocca piena di varie file di numerosissimi denti e una voracità infinita, Cariddi risucchiava l'acqua del mare e la rigettava (fino a tre volte al giorno), creando enormi vortici che affondavano le navi in transito. Le enormi dimensioni del mostro facevano sì che sembrasse tutt'uno col mare stesso.
Questa è la leggenda.
Lo Stretto di Messina è però anche altro.
A Messina vi è la Madonna della Lettera, con una lettera scritta dalla Vergine Maria alla città.
Messina fu anche la città da cui partirono le Crociate e la Battaglia di Lepanto.
Questo è lo Stretto di Messina, con le sue storie e miti ed i suoi fatti tragici, come il terremoto del 1908.
Cordiali saluti. 



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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa foto presa dalla pagina Facebook di Christian Ricchiuti, esponente di Fratelli d'Italia.