Cari amici ed amiche,
porto avanti un discorso iniziato con l'articolo intitolato "Criticare le nozze gay diventerà reato?".
Ora, io esprimo la mia idea sull'omosessualità, visto che per qualcuno io odierei gli omosessuali.
Io non odio nessuno.
Da cattolico, reputo l'omosessualità un peccato. Basti leggere i testi del Vecchio e del Nuovo Testamento.
Però, io non posso (e non voglio) giudicare nessuno.
L'omosessualità sarà anche da considerarsi un peccato ma non è certamente l'unica forma di peccato.
Ergo, anche se non sono omosessuale, io posso peccare anch'io e posso commettere peccati anche assai più gravi.
Inoltre, bisogna avere la misericordia verso il peccatore.
Perciò, io non mi permetto di giudicare.
Per questi motivi, per esempio noi cristiani, il peccato non coincide per forza con il reato.
Per il Cristianesimo il peccato non è automaticamente un reato, cosa che accade in società dominate da altre religioni, come per esempio varie società islamiche, il cui testo sacro è anche un sistema giuridico vero e proprio.
La differenza tra Cristianesimo ed Islam sta nel fatto che il Cristianesimo riconosca il libero arbitrio.
Per noi cristiani, l'uomo è stato creato libero da Dio, perché per noi Dio non è visto come un padrone (come lo è visto nell'Islam) ma è visto come un padre.
Per assurdo, l'uomo è libero anche di non seguire Dio, anche se questa libertà comporta delle responsabilità. Dio non vuole la nostra rovina però noi non dobbiamo andarcela a cercare.
Per questo, per noi cristiani la nozione di peccato non è automaticamente da considerarsi pari ad una nozione di reato, anche da prima dell'Illuminismo.
Se per il Cristianesimo il "peccato di sodomia" fosse stato anche un reato da punire con la morte, personaggi come Michelangelo Buonarroti e Papa Giulio II (che per qualcuno erano "sodomiti") non ci sarebbero mai stati ed opere magnifiche come la Tomba di Papa Giulio II e la Cappella Sistina non sarebbero mai esistite.
Se io fossi sposato e con figli ed uno di questi ultimi dicesse e a mia moglie: "Papà, mamma, mi piace una persona del mio stesso sesso", io gli vorrei bene lo stesso e se qualcuno gli facesse del male io lo difenderei, perché sarebbe comunque mio figlio.
Ora, entriamo nella questione.
Il problema non è rappresentato dagli omosessuali in quanto tali.
Qui, infatti, non si tratta di garantire loro i diritti individuali, come i diritti ereditari, il diritto di mutua assistenza dentro la coppia o i diritti di uno dei due partner di potere stare nella casa di proprietà dell'altro, in caso di morte prematura di quest'ultimo.
Questi sono diritti sacrosanti che vanno garantiti.
Questi diritti si sarebbero potuti garantire senza istituire il matrimonio omosessuale o una sua forma surrogata, come il ddl Cirinnà.
Sarebbe bastato creare una forma di contratto ad hoc.
Ora, il matrimonio omosessuale non è voluto nemmeno da molti omosessuali.
Vi invito a leggere un articolo sul sito "Nexus" in cui vi è un articolo di testimonianze di omosessuali che non vogliono il matrimonio gay.
Il matrimonio omosessuale è voluto da un certo lobbismo, il quale contempla anche certe aziende potenti che operano nel settore della scienza.
Mi riferisco a quelle imprese che operano nel settore della fecondazione assistita.
Con il matrimonio egualitario, infatti, si dà alle coppie omosessuali la possibilità di adottare bambini e di concepirne tramite fecondazione assistita,
Questo non può essere accettato ed è il punto spinoso della questione.
Queste aziende puntano non solo a fare sì che si facciano figli attraverso la fecondazione assistita ma anche che questi possano essere fatti "su commissione" dei genitori e secondo i canoni voluti da questi ultimi, attraverso la pratica dell'eugenetica, una pratica discutibile secondo cui chi nasce con certe caratteristiche non desiderate non sia nemmeno degno di vivere.
Questa pratica è abominevole. Essa fu largamente usata dai nazisti.
Fare scienza va bene ma "giocare a fare Dio" può essere pericoloso.
Con l'eugenetica si "gioca a fare Dio".
In questo senso, gli omosessuali vengono usati.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
La surrogazione di maternità sta per essere dichiarata illegale dal diritto UE perché contraria alla dignità dell'uomo (rischio di mercificazione dei bambini e rischio di sfruttamento delle donne povere). Come vede unioni gay e genitorialiatà sono due problemi distinti. Non semplifichi e non citi uno per negare l'altro.
RispondiEliminaSulla genitorialiatà infatti io la penso pressappoco come lei, sulle unioni legali no. Ciò conferma ancor di più la distinzione dei due problemi. Se due gay vogliono sposarsi (e oggi lo possono fare) devono essere liberi di farlo: a chi fanno del male? Alla religione forse. Ma lo dice lei stesso: lo Stato è laico IN QUANTO c'è il libero arbitrio.
Primo, il matrimonio egualitario comporta anche il diritto di adottare e di farsi fare i figli tramite fecondazione assistita!
RispondiEliminaSecondo, lei crede nell'Unione Europea. Io non ci credo.
Le ricordo che quel divieto dell'Unione Europea di cui parla può essere aggirato. Hanno fatto trasmissioni televisive (come "La Gabbia") riguardo a ciò. Basta andare in qualche Paese extra-europeo e farsi fare tutto.
Quindi, non dica cose inesatte.
1-In italia non c'è il matrimonio egualitario, infatti i gay possono unirsi ma non adottare figli, né ricorrere alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita. L'adozione incrociata è tutt'altro ed essa era permessa da una una legge vecchia e non dal ddl cirinnà. Ciò dimostra che i due problemi sono slegati.
RispondiElimina2-su quanto vuol proporre la cirinnà nell'annunciato prossimo ddl a me non interessa, poiché sono contrario e la penso come lei. Dunque i due problemi sono distinti.
3-riguardo all'UE io le ho citato un procedimento in atto. Non si tratta dunque di credere o non credere: io le ho citato un fatto. E questo fatto dimostra che i due problemi sono slegati.
3-sulla possibilità di recarsi all'estero, è sufficiente allargare il reato penale alle condotte eseguite all'estero (oggi è limitato alle condotte eseguite in italia). Un sistema siffatto farebbe cadere tutte le sue motivazioni e non resterebbe che l'unica: l'unione gay è contraria ai dettami della religione. Ma allora, anziché avanzare motivazioni insostenibili, farebbe meglio a dire la verità. In tal caso, infatti, la sua opinione (di matrice religiosa) sarebbe non condivisibile (per quanto mi riguarda), ma legittima. Perché non ammetterlo anziché girarci intorno?
Vista la sua obiezione, io posso dire che lei ragiona in favore dei matrimoni gay o delle unioni gay perché è un comunista radical chic.
RispondiEliminaE' cento volte meglio la mia religione che la sua ideologia, che ha portato morte e povertà.
Il suo panegirico è morto in partenza.
La senatrice Monica Cirinnà ha detto che l'unione impostata nella legge che porta il suo nome altro non è che uno step per arrivare al matrimonio egualitario.
Lo riporta "La Repubblica", un giornale che non è della mia area politica: http://milano.repubblica.it/cronaca/2016/09/16/news/lgbt_cirinna_lavoro-147919304/