Cari amici ed amiche,
come riporta il quotidiano "Libero", pare che dirsi contro i matrimoni gay possa diventare reato.
Questa è la parola d'ordine: "Galera per gli omofobi. Compresi tutti coloro che si oppongono al matrimonio fra gay e, soprattutto, all’adozione di bambini da parte di coppie omosessuali".
Così, è scattata la manovra a tenaglia. La prima tappa è approvare il disegno di legge del Partito Democratico di Ivan Scalfarotto, per il contrasto all’omofobia e alla transfobia.
La seconda è il riconoscimento giuridico delle unioni di fatto, anche omosessuali, senza trovare più ostacoli, quando sarà più difficile criticare l’omosessualismo rischiando la prigione o almeno un’ammenda.
Io sapevo che il ddl Cirinnà altro non sarebbe stato che il primo passo verso l'istituzione del matrimonio omosessuale e la distruzione della famiglia intesa nel senso tradizionale del termine.
Certamente, questa gente di sinistra fa ridere.
Infatti, questa gente di sinistra parla di "liberalismo".
Peccato che quando qualcuno ha un'opinione che a queste gente non piace...ecco che l'atteggiamento liberale va scemando, lasciando il posto all'insulto e alla minaccia.
Io non mi spavento.
Se difendere la famiglia dovrà diventare un'opera delinquenziale, io sarò ben lieto di diventare un delinquente.
Battute metaforiche a parte, qui nessuno ha nulla contro gli omosessuali.
Ognuno può fare ciò che vuole nel proprio letto.
Qui nessuno ha nulla da dire contro i diritti individuali degli omosessuali, come il diritto di ereditare i beni dalla propria partner (o dal proprio partner) o di potere restare nella casa di quest'ultima (o di quest'ultimo) anche in caso di una sua prematura dipartita.
Certo, per noi cattolici l'omosessualità è un peccato ma se si dovessero condannare tutti coloro che fanno i peccati, senza misericordia, anche chi non è omosessuale (come me) dovrebbe condannarsi perché nessuno è intonso dal rischio di peccato.
Anzi, ci sono peccati più gravi. Ognuno guardi i fatti propri.
Inoltre, il peccato non è necessariamente un reato, com'è in certe società in Oriente.
Però, arrivare ad istituire il matrimonio paritario (con tanto di diritto di adottare bambini o "comprarli" come i salumi in una pizzicheria) significa distruggere la famiglia e (di conseguenza) la società.
Questo non è accettabile!
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Non faccia l'isterico e non riporti sciocchezze (in buona o mala fede): nessuno si sognerebbe di approvare una legge del genere, dato che, essendo palesemente incostituzionale, non verrebbe nemmeno firmata dal presidente della repubblica.
RispondiEliminaA scrivere balle, a demonizzare gli avversari, si finisce per portare l'acqua al loro mulino.
Parliamo piuttosto di distruzione della famiglia: la sua distruzione (dato reale) è dipesa dalle unioni civili oppure da una politica ventennale di tagli, austerity e precarizzazione del lavoro che rende oggi impossibile ai giovani sposarsi e fare figli?
RispondiEliminaVede, io ho una certa età: a 30 anni avevo un lavoro stabile e lo Stato mi aiutava economicamente. A quel punto mi sono sposato e ho fatto ben 4 figli perché, da emigrante a milano, l'azienda statale dei telefoni mi dava addirittura un appartamento a prezzo irrisorio! Quella sì che era dignità per i lavoratori!
Ecco, se all'epoca fossero già esistiti i matrimoni gay, le posso assicurare che io (e altri milioni di miei coetanei) ci saremmo ugualmente sposati! La causa della distruzione della famiglia è dunque altrove.
È contrario ai matrimoni gay? Bene, ma avanzi motivazioni serie e concrete! Gli slogan lasciano il tempo che trovano e servono solo a provocare tempeste in un bicchier d'acqua. Insomma, il nulla.
Lei dà la vita ha ancora molto da imparare anche perché, per come argomenta, mi sembra che è da poco maggiorenne. Mi sbaglio?
Più leggo i suoi commenti (molto ridondanti) più io sono ostile all'ideologia di sinistra.
RispondiEliminaVoi di sinistra (non giriamoci attorno, perché la sua impostazione ideologica è quella) siete i soliti arroganti che credono di sapere tutto della vita, perché dite di leggere tanti libri, ma in realtà non sapete un tubo.
Io non saprò tutto della vita (ricordo che ho 36 anni e non 70) ma a quelli come lei consiglio di volare basso.
A volte, a volare troppo in alto si può cadere in modo rovinoso.
Il matrimonio gay è voluto solo da certe lobby.
Pensiamo a certe aziende che si occupano di fecondazione assistita.
In pratica, secondo questa logica, i figli possono essere comprati come gli affettati in una pizzicheria.
Si può fare business su tante cose ma non sulle vite delle persone.
La distruzione della famiglia parte certamente dall'austerity (contro cui io mi sono sempre pronunciato e che è stata sostenuta da gente della sua ideologia) ma anche dal concetto culturale (e non giuridico) secondo cui maschio e femmina sono totalmente eguali e che dice che una persona possa diventare genitore anche senza un partner o con un partner dello stesso sesso attraverso pratiche che alimentano certi giri di affari.
Ripeto, si può fare business su tante cose ma non sulla pelle delle persone.
Un bambino è una cosa seria.
Questo è il link della legge Scalfarotto.
RispondiEliminaQueste sono le pene previste:
1-bis. Con la sentenza di condanna per
uno dei reati previsti dall'articolo 3 della
legge 13 ottobre 1975, n. 654, o per uno
dei reati previsti dalla legge 9 ottobre
1967, n. 962, il tribunale può altresì
disporre una o più delle seguenti sanzioni
accessorie:
a) obbligo di prestare un'attività non
retribuita a favore della collettività per
finalità sociali o di pubblica utilità, secondo
le modalità stabilite ai sensi del comma 1-
ter;
b) obbligo di rientrare nella propria
abitazione o in altro luogo di privata dimora
entro un'ora determinata e di non uscirne
prima di altra ora prefissata, per un
periodo non superiore ad un anno;
c) sospensione della patente di guida,
del passaporto e di documenti di
identificazione validi per l'espatrio per un periodo non superiore ad un anno, nonché
divieto di detenzione di armi proprie di ogni
genere;
d) divieto di partecipare, in qualsiasi
forma, ad attività di propaganda elettorale
per le elezioni politiche o amministrative
successive alla condanna, e comunque
per un periodo non inferiore a tre anni.
1-ter. Entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore della legge di conversione
del presente decreto, il Ministro di grazia e
giustizia determina, con proprio decreto, le
modalità di svolgimento dell'attività non
retribuita a favore della collettività di cui al
comma 1-bis, lettera a).
1-ter. Identico.
1-quater. L'attività non retribuita a
favore della collettività, da svolgersi al
termine dell'espiazione della pena
detentiva per un periodo massimo di dodici
settimane, deve essere determinata dal
giudice con modalità tali da non
pregiudicare le esigenze lavorative, di
studio o di reinserimento sociale del
condannato.
1-quater. Identico.
1-quinquies. Possono costituire oggetto
dell'attività non retribuita a favore della
collettività: la prestazione di attività
lavorativa per opere di bonifica e restauro
degli edifici danneggiati con scritte,
emblemi o simboli propri o usuali delle
organizzazioni, associazioni, movimenti o
gruppi di cui al comma 3 dell'art. 3, L. 13
ottobre 1975, n. 654 ; lo svolgimento di
lavoro a favore di organizzazioni di
assistenza sociale e di volontariato, quali
quelle operanti nei confronti delle persone
handicappate, dei tossicodipendenti, degli
anziani o degli extracomunitari; la
prestazione di lavoro per finalità di
protezione civile, di tutela del patrimonio
ambientale e culturale, e per altre finalità
pubbliche individuate con il decreto di cui
al comma 1-ter.
1-quinquies. Identico.
1-sexies. L'attività può essere svolta
nell'ambito e a favore di strutture pubbliche
o di enti ed organizzazioni privati.
Nemmeno i delinquenti vengono trattati così!