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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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giovedì 22 settembre 2016

Avere armi non è sinonimo di strage!

Cari amici ed amiche,

negli USA vi è la polemica sull'uso dell'armi ed il presidente Barack Hussein Obama la cavalca.
Ora, non si può dire che il fatto che i cittadini siano armati aumenti il numero di stragi.
Vi invito a leggere un articolo de "Il Foglio" che è intitolato "Altro che gun control, tutte le stragi evitate negli Stati Uniti dai cittadini armati".
L'articolo è stato scritto da Andrea Bonicatti.
Vi riporto questo suo stralcio interessante:

"La sera di sabato in Minnesota un ragazzo di origini somale, Dahir Adan, ha accoltellato nove persone invocando Allah. Come riportato nell'editoriale di martedì sul Foglio, la conta delle vittime non è stata superiore grazie all'intervento di Jason Falconer, che ha sparato ad Adan, uccidendolo. Il suo intervento ha dato la possibilità di esaminare un caso spesso sollevato nell'annoso dibattito sull'accesso alle armi da fuoco negli Stati Uniti. Molti oppositori del gun control sostengono infatti che le leggi che consentono ai detentori di porto d'armi di girare con armi occultate, il cosiddetto concealed carry, aiutino a prevenire i crimini. Gli oppositori affermano il contrario, chiedendo esempi a suffragio di tale ipotesi. Sul Washington Post, solo un anno fa Eugene Volokh ha stilato un decalogo di circostanze. Volokh ammette che gli esempi spesso passano sottotraccia, ma ha avuto cura di stilare la lista, escludendo "le stragi fermate da persone che erano poliziotti fuori servizio", e includendo solo quelle che coinvolgevano privati cittadini con regolare porto d'armi e autorizzazione al concealed carry.
Nel primo caso, "a Chicago quest’anno un conducente di Uber ha sparato e ferito un uomo, Everardo Custodio, che stava aprendo il fuoco contro un gruppo di persone". Nel secondo caso, sempre nel 2015, "in un barbiere a Philadelphia, Warren Edwards ha aperto il fuoco sui clienti e il titolare dopo una discussione. Uno dei clienti gli ha sparato, fermandolo"".

Avete capito?
Il fatto che i cittadini si possano armare (e, di conseguenza,  si possano difendere) non solo non porta ad un aumento di stragi ma permette anche di evitarne.
Qui in Italia, invece, le cose vanno diverse.
Per esempio, un tabaccaio che spara ad un rapinatore rischia di finire in galera, anche il rapinatore in questione mette a rischio la vita di altre persone.
Questo non è accettabile!
I buonisti italiani ed il signor Obama hanno qualcosa da dire?
Cordiali saluti. 


9 commenti:

  1. Il problema non è la diffusione delle armi in sé, ma la possibilità, negli Usa, di poter acquistare armi da guerra, perfino da parte di minori, persone in odore di terrorismo e psicolabili (essendo in questo ultimo caso i controlli quasi inesistenti).
    Non tenda dunque alla semplificazione: l'oggetto della di discussione non è armi sì/armi no, ma 'armi come'.
    La maggior parte delle stragi, infatti, è causata da armi da guerra ad opera, spesso, di psicolabili. E ciò avviene (guardando alla incredibile ricorrenza di stragi) solamente in america. Se allora il suo modello sulle armi è quello americano, allora mi tengo stretto quello nostrano.
    Non semplifichi tutto: la questione verte sul 'come'. E nel 'come' c'è un mondo. La certezza è una: il 'come' americano è assolutamente folle. Lo dicono le centinaia di morti all'anno, imparagonabili, per fortuna, a quelle europee.

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  2. Insomma: lei ritiene l'attuale sistema americano sulle armi giusto o sbagliato in alcuni aspetti? Se lo ritiene sbagliato in alcuni aspetti, quali sono questi aspetti? Sono sicuro che alla fine converrà con obama: eliminare le armi sa guerra e maggiori controlli sugli psicolabili. Non mi dica che ritiene normale comprare armi da guerra e che sia normale non controllare la psiche degli acquirenti: non ci voglio nemmeno credere.

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  3. Guardi che se uno vuole fare del male lo può fare anche senza procurarsi delle armi da guerra.
    Quindi, la prego di piantarla.
    Inoltre, le pare giusto che chi difende sé stesso, i suoi cari ed i suoi beni debba rischiare di andare in galera?
    A me non pare giusto.
    Se una persona non vuole gente sgradita nella sua proprietà ha il diritto di difendere sé stesso, i suoi cari ed i suoi averi.

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  4. Non ha risposto.
    Lei è d'accordo sul limitare l'acquisto di armi da guerra e su maggiori controlli sugli acquirenti per verificare la loro psiche o la vicinanza al terrorismo?
    Immagino di sì. Dunque è d'accordo con obama.
    Sul diritto (americano) di comprare armi e sul diritto (americano) di difendere in maniera più flessibile la proprietà io non ho avanzato nessuna critica, dato che ogni paese lo regola come vuole.
    Io mi sono riferito all'aspetto più folle del sistema americano: acquisto di armi da guerra perfino da parte di psicolabili e terroristi. Su ciò lei è d'accordo oppure no? Auspica maggiori controlli oppure no? Se la risposta è sì (e immagino che sia sì) lei è d'accordo con obama.

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  5. Ma se evita di rispondere allora significa che il suo è un 'no' a prescindere, perfino nei casi in cui è d'accordo.

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  6. Riguardo alle armi da guerra, è fin troppo ovvio che sono un problema. È vero che anche con le armi 'normali' si possono creare danni, ma le stragi avvengono sempre con armi da guerra, poiché in pochi minuti si è capaci di uccidere decine e decine di persone. E infatti ciò avviene con inumana regolarità soltanto negli Usa.
    Credo che stiamo parlando di una cosa ovvia, scontata e risaputa, la quale non merita nemmeno di essere dibattuta. Se poi ci aggiungiamo che persino uno psicolabile può acquistarle allora siamo alla follia pura. E lei lo sa bene.

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  7. Senta un po', le parlo da diplomato in chimica.
    Io posso fabbricare la nitroglicerina.
    Mi basta avere i reattivi giusti e la fabbrico.
    Sia chiaro, non voglio fabbricare la nitroglicerina ma voglio solo farle capire che se uno vuole fare del male lo può fare anche senza le armi da guerra.
    Quindi, il suo discorso moralista è morto.

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    Risposte
    1. Ho letto questa conversazione e sono rimasto esterrefatto.
      In pratica lei è favorevole a mettere armi da guerra in mano a psicolabili e persone sospettare di terrorismo?
      Più che del suo cuore, che il Signore abbia allora cura della sua mente.

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    2. Se non capisce l'italiano non è un mio problema.
      Ho solo scritto se uno psicopatico vuole fare male lo fa, anche senza armi da fuoco.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".