vi riporto un articolo di "Informazione Corretta" che è intitolato "Odio online: Facebook fermi chi fomenta contro ebrei e Israele".
Quando si parla di hate speech e di incitamento all’odio sul web, nessuno è più preparato di Israele. Sui social network ogni giorno si assiste alla nascita di decine di gruppi antisemiti, corroborati da articoli e link che rimandano alle più fantasiose teorie complottiste, a post pubblici che inneggiano agli attacchi dei palestinesi contro gli israeliani.
Inoltre, chi sostiene Israele viene attaccato sistematicamente.
Io ne so qualcosa.
Per scrivere frasi pro-Israele (e pro ebrei) io vengo attaccato su questo blog (e non solo) con termini come "porco", "maiale", "demonio", "delinquente nell'anima", "sionista di m...a", "uomo di m...a" ed altro.
Mi vengono inviati anche commenti blasfemi e minatori.
Nel 2013, mi sono trovato con l'account di Facebook bloccato al precedente blog "Italia e Mondo", che è stato anche attaccato da degli hacker, e sono stato costretto a chiuderlo e ad aprire questo.
L'ho aperto proprio il 16 settembre 2013.
Quest'anno, mi sono trovato con un'altra spiacevole sorpresa; mi sono trovato con una sorpresa analoga: i miei due account su Facebook sono stati bloccati anche a questo blog e ho dovuto cambiarne il dominio.
Ora, due ministri israeliani, quello degli Interni Gilad Erdan, e quello della Giustizia Ayelet Shaked, hanno chiesto al fondatore di Facebook Mark Zuckerberg un giro di vite.
Il ministro Shaked ha detto lunedì che il governo di Israele negli ultimi quattro mesi ha chiesto a Facebook la rimozione di 158 contenuti che incitavano all’odio contro Israele. Altre 13 richieste sono state sottoposte a YouTube.L’azienda di Zuckerberg ha risposto positivamente nel 95 % dei casi, mentre il social network dei video nell’80%.
L'auspicio è che questa politica vada avanti e che anzi si cancelli il maggior numero possibile di post contro gli ebrei ed Israele.
Certe idee non possono essere accettate.
Cordiali saluti.
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