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giovedì 17 gennaio 2013

"Uno di noi": la verità è taciuta. In questo momento si dichiara la dignità dell'embrione ma...

Cari amici ed amiche.

Leggete questo testo che mi è stato inoltrato via Facebook:


"SI ACCETTANO L'ABORTO E LA FECONDAZIONE ARTIFICIALE









COMUNICATO STAMPA N. 138 DEL 17-01-2013 DEL COMITATO VERITA' E VITA - http://www.comitatoveritaevita.it



Da alcuni mesi il Movimento per la Vita italiano ha lanciato una raccolta di firme negli Stati dell'UE - "Uno di Noi" - che vuole affermare in ambito europeo alcuni diritti dell'embrione umano.



Anche molte Associazioni cattoliche hanno dato il loro sostegno a questa proposta. Il Comitato Verità e Vita, per altro sollecitato da molti attivisti pro life a prendere una posizione, vuole formulare in forma pubblica il suo giudizio, in coerenza con i principi di riferimento dell'Associazione.



Ogni iniziativa che promuova e tuteli la dignità e il diritto alla vita dell'embrione è da apprezzare. Ed è comprensibile che molte persone di buona volontà stiano attivandosi per raccogliere le firme per "Uno di Noi".



Tuttavia, faremmo torto al nostro compito se in questo caso dovessimo tacere la verità. E cioè che l'iniziativa "Uno di noi" presenta due gravi lacune: tace completamente intorno alla questione della produzione artificiale dell'embrione; e decide esplicitamente di non affrontare il tema della sua eliminazione attraverso l'aborto procurato.



Infatti, il testo dell'iniziativa recita che "L'embrione umano merita il rispetto della sua dignità e integrità" e che in coerenza con questa premessa "nei settori di sua competenza dove la vita dell'embrione umano è in gioco, l'UE deve introdurre un divieto e porre fine al finanziamento di attività presupponenti la distruzione degli embrioni umani in particolare in tema di ricerca, aiuto alla sviluppo e sanità pubblica."



Come si vede, dice una cosa vera e giusta. Ma il problema è che non si fa menzione della PRODUZIONE in provetta di embrioni, che è oggi quantitativamente la prima, la più CLAMOROSA violazione del diritto alla vita del concepito attuata su scala industriale e con l'avvallo delle leggi statali.



Solo vietando la FIVET si tutelano davvero il diritto alla vita dell'embrione e la sua dignità.

Se l'embrione è veramente "Uno di noi", egli non deve essere prodotto COME UNA COSA, vagliato come un oggetto da gettare se difettoso, congelato in azoto liquido come un alimento da conservare per essere mangiato, essere esposto all'altissima probabilità di morte a causa dell'artificialità della procedura.



Se veramente l'embrione è "Uno di noi", allora le leggi degli stati non devono ammettere l'aborto volontario. Ma il testo dell'appello "Uno di Noi" recita: "Lo scopo perseguito dall'iniziativa è limitato agli ambiti di competenza dell'Unione Europea, dai quali è escluso l'aborto, e non riguarda gli ambiti di competenza degli Stati Membri". Insomma, l'aborto è questione che viene "messa fra parentesi", con la motivazione che non è di competenza dell'Unione.



Anche se poi le Autorità europee esercitano esplicite pressioni PRO CHOICE nei confronti degli stati - come ad esempio l'Irlanda e l'Ungheria - che sull'aborto non vogliono allinearsi all'abortismo GLOBALE E MONDIALISTA.



In sostanza, ci sembra necessario e opportuno che si parli chiaro su questa iniziativa, i cui obiettivi concreti non vanno molto al di là di chiedere il divieto di finanziare la produzione di embrioni finalizzata alla ricerca, e la distruzione intenzionale degli stessi.



Si può anche decidere per ragioni strategiche di sostenere una linea di BASSO PROFILO come questa, in base alla logica del "MEGLIO CHE NIENTE".



Ma se FECONDAZIONE IN PROVETTA E ABORTO VOLONTARIO LEGALE RESTANO PIENAMENTE LEGITTIMATI, ALLORA L'EMBRIONE NON E' TRATTATO VERAMENTE COME UNO DI NOI.
".

Sulla fecondazione in provetta, vorrei dire il mio parere.
Il vero male non è tanto la fecondazione in provetta in sé ma il fatto che essa apra la strada cose non belle, come la creazione di "embrioni chimera", embrioni ibridi con geni umani ed animali.
Una cosa del genere sarebbe molto grave, se diventasse una prassi, ossia se la creazione di "embrioni chimera" diventasse un terreno di ricerca così ambito da farne una vera e propria industria.
E' già grave metterla in atto una volta sola (cosa che fu fatta in Gran Bretagna), figuriamoci farla più volte.
Un'altra cosa molto grave (e che è collegata a quanto detto prima) è la creazione di embrioni a scopo puramente scientifico, ossia per farci esperimenti vari.
In pratica, la fecondazione assistita altro non può essere che un "cavallo di Troia" per fare altre cose che sono poco nobili.
Sull'aborto, la cosa è presto detta.
L'aborto è la negazione della vita e come tale va condannato sempre.
In pratica, un embrione è un insieme di cellule che è destinato a diventare un bambino e poi un uomo adulto.
Quindi, l'embrione ha diritto di avere una dignità.
Cordiali saluti.

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