Sul blog dell'amico Giuseppe Sagliocco "Liberalmind", ho trovato questo articolo intitolato "Crediamoci...siamo vicini!":
"Non deve sorprendere il recente sondaggio di "Euromedia" che attribuisce alla coalizione-Berlusconi un distacco di meno di quattro punti da quella che finora appariva irraggiungibile del duo Bersani-Vendola. Si tocca infatti con mano la rimonta in atto del centrodestra, che è molto più forte e profonda di quanto si dica. Io l'ho percepita sabato sera, in una cena tra una quarantina di amici che soltanto poche settimane fa mi facevano patire le pene dell'inferno con i loro annunci di voti per Grillo o di astensioni accompagnate a sprezzanti geremiadi contro Berlusconi. Ebbene, qui tutti parlavano con entusiasmo del Berlusconi del "Servizio Pubblico" ma anche di altre successive performance e si rivelavano in rapido avvicinamento verso il voto a suo favore quasi in una sorta di catartica liberazione. Ed io che mi gongolavo ad accogliere magnanimamente un autentico ritorno a casa di massa. Insomma, il grande Popolo di centrodestra si è messo in marcia, e mancano ancora 30 giorni alle elezioni…
Berlusconi ha tolto alla sinistra il diritto di giudicare, di ergersi a giudici, di stare sullo scranno più alto mentre sezionano i supposti o fasulli difetti altrui. Gli ha praticamente fatto lo stesso servizio di barba e capelli che loro si credono legittimamente di fare agli altri. Santoro, appena l'ha capito, poco ci mancava che non gli venisse un colpo apoplettico, si è sentito..., assieme a Travaglio, messo alla sbarra degli accusati mentre Berlusconi srotolava tutte le loro nefandezze, mandando a rotoli la loro reputazione di duri e puri e, soprattutto, di eletti morali. La reazione di Santoro ha solo peggiorato le cose e Berlusconi, da grande comunicatore, ha finito per dare il tocco finale con la sua gag e mimica di ripulimento delle porcherie lasciate da Travaglio sulla sua sedia. Solo questo ha fatto sensazione, ben peggiore che la letterina. E' incredibile che un uomo di 76 anni abbia tali riflessi, memoria, capacità di comunicazione e spirito per cogliere i punti deboli altrui, in Italia non c'è nessuno che possa eguagliarlo in questo campo, nemmeno i conduttori professionisti
La stragrande maggioranza del popolo che vota PdL, dal 2011 ha attraversato una sofferenza profonda. La delusione (mancate riforme) è tale che moltissimi pensavano di non votare. Non c'è dubbio che ciò che è successo nel 2012 ha aggravato ancora di più la situazione. Sintetizzando, il colpo di grazia è stato dato sia dalle ruberie dei politici, sia da parte di una politica europea cinica che sta affamando le famiglie italiane e distruggendo le imprese. Come hanno reagito i partiti? Hanno avuto paura. Hanno preferito, ipocritamente, affidare a mani "tecniche" la soluzione dei problemi. E' una malattia antica dei partiti, specie nel PD. Fateci caso: solo quando si compongono le liste si va in cerca di "altri" (attori, professionisti, cattolici, ecc.), la famosa "società civile" che, d'incanto, dovrebbe essere in grado di risolvere ogni male, mentre durante il mandato elettorale funzionari e maneggioni pensano a risolvere i loro problemi o "i problemi del partito".
Se poi capita, come è avvenuto che "le mani tecniche" falliscono clamorosamente, anzi creano guasti più grandi, si possono creare condizioni di pericolo per la nostra democrazia. Allora bisogna dire BASTA! Non fuggire nell'astensionismo, ma reagire e ragionare nel nostro interesse e non nell'interesse dei partiti...".
Io vorrei commentare questo articolo riallacciandomi alla riunione con Gilberto Sogliani (nel Popolo della Libertà di Mantova) a cui partecipato ieri.
Ieri, proprio Sogliani, ha parlato del problema della frammentazione dei partiti.
La frammentazione (secondo Sogliani) rischia di creare difficoltà al Popolo della Libertà.
Io sono intervenuto dicendo che il problema della frammentazione si possa risolvere solo togliendo il finanziamento pubblico ai partiti.
Oggi, fare un partito conviene.
Lo Stato finanzia!
Se venisse abolito il finanziamento pubblico ai partiti, queste cose non si verificherebbero.
Molti imputano alla legge elettorale il problema della frammentazione.
Il problema vero è il finanziamento pubblico ai partiti.
Se non si togliesse il finanziamento pubblico ai partiti, ci potrebbe essere qualsiasi legge elettorale ma la frammentazione resterebbe.
Ne ho parlato anche su "Italia chiama Italia", nell'articolo intitolato "Berlusconi, stop al finanziamento pubblico ai partiti".
Ora, noi dobbiamo andare avanti.
Il Popolo della Libertà si deve rilanciare.
Ha iniziato questa operazione, anche con qualche trauma, con le non candidature di Marcello Dell'Utri, Claudio Scajola, Nicola Cosentino ed altri.
Persone come Dell'Utri avrebbero potuto dare ancora il loro contributo.
Purtroppo, su di loro sono state fatte campagne di delegittimazione e nell'immaginario del cittadino comune la loro immagine è corrotta.
Il partito non vuole dare adito a questa sinistra piena di odio di attaccarlo.
Il programma dà importanza alle riforme dell'ordinamento, dal federalismo al Parlamento con Camera sola che legifera, fino ad arrivare ai maggiori poteri del Presidente del Consiglio.
Inoltre, bisogna pensare ai giovani.
Ne ho parlato ieri a Sogliani, il quale potrebbe essere candidato al Consiglio regionale della Lombardia.
Il problema della disoccupazione dei giovani è grave.
Da disoccupato, so di che parlo.
Per esempio, bisogna riportare in auge il discorso delle nuove infrastrutture, che darebbe un contributo nella lotta contro la disoccupazione.
Bisogna anche favorire le politiche di sussidiarietà, ad esempio, attraverso i vouchers.
La sinistra ha creato problemi.
Un esempio è qui a Mantova, la Cartiera Burgo.
In quell'azienda, i sindacati hanno sempre avuto un grosso potere, anche grazie ad una proprietà ad essa amica.
I sindacati facevano scioperi anche per cose da niente.
Oggi, anche a causa delle politiche di quel governo di Mario Monti, che è stato sostenuto anche dal Partito Democratico, questa azienda è in crisi ed i sindacati hanno pretese verso lo Stato.
Avrebbero fatto meglio ad evitare di fare così tanti scioperi.
Noi dobbiamo dire le cose in faccia.
La partita è riaperta e noi possiamo vincere realmente,
Cordiali saluti.
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