Sul libro "Intervista ai maestri" (dell'amica Irene Bertoglio) c'è questa frase del professor Carlo Climati che recita:
"Il culto dell’apparenza, oggi, rischia di diventare una nuova religione. Ma si può essere sicuramente felici anche senza assomigliare ai falsi modelli imposti dalla televisione e dagli spot pubblicitari. ".
Climati dice una sacrosanta verità.
Mi ricordo che quando avevo vent'anni in meno (andavo alle Scuole Medie) c'erano dei miei coetanei che andavano in giro con indosso abiti firmati, per farsi vedere.
Pubblicamente, questi dicevano a quelli come me che non avevano questa o quell'altra cosa perché non avevano i soldi.
Questo è davvero brutto.
Oggi si pensa più ad apparire che non ad essere.
Certo, avere una buona parvenza non è peccato, né reato.
Anzi, è una virtù.
Però, dietro ad una buona parvenza serve anche una buona sostanza.
Oggi, invece, si preferisce l'apparenza.
Così, ci sono le mode ed i giovani sono particolarmente esposti.
Un giovane che non segue una determinata moda è escluso da ogni gruppo.
Possiamo dire che, almeno in termini culturali, il marxismo abbia fatto presa.
La "cultura dell'omologazione" è marxismo.
Secondo questa cultura, tutto deve essere uguale e chi si differisce deve essere messo fuori.
Questo non va bene.
Questa è la distruzione di una società, che si lascia prendere dal tribalismo.
Cordiali saluti.
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