In Algeria, presso l'impianto petrolifero di In Amenas, c'è stata una tragedia.
I fondamentalisti islamici hanno preso in ostaggio coloro che lavoravano nell'impianto.
Le forze speciali algerine hanno fatto un blitz e sono morte ben 55 persone, 23 ostaggi e 32 terroristi.
In Mali, i fondamentalisti islamici stanno seminando morte.
Sembra che questa "Primavera Araba" sia in realtà un'occasione per rafforzare i fondamentalisti islamici.
L'Africa è oggi una polveriera.
L'Egitto di Morsi è instabile e minaccia Israele.
In Algeria, i fondamentalisti islamici stanno creano problemi.
La stessa situazione è presente anche in Libia.
In Nigeria, le chiese cristiane vengono bruciate dai fondamentalisti islamici.
E' chiaro che ci sia qualcosa che non quadra.
La "Primavera Araba" altro non è stata che una recrudescenza del fanatismo islamico.
Riguardo alla questione del Mali, io do ragione al presidente Berlusconi.
Com'è noto, la Francia è intervenuta (senza consultare gli altri Paesi) e l'Italia del governo Monti l'ha seguita.
Il presidente Berlusconi ha detto che si sarebbe astenuto dall'intervenire in Mali.
Io penso che egli abbia ragione.
L'Italia è già impegnata in altre missioni (come Afghanistan e Libano) ed è intervenuta in Iraq, giustamente.
Vista la crisi e visti i nostri problemi, un intervento in Mali sarebbe inopportuno, a meno che la situazione non si aggravi.
Inoltre, io penso che l'Italia debba recuperare i rapporti con Israele, dopo l'assurdo voto favorevole al riconoscimento della Palestina del 30 novembre 2012.
Cordiali saluti.
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