Rivoluzione francese, fu giusta?

Cari amici ed amiche.

Il 21 gennaio del 1793 fu decapitato il re di Francia Luigi XVI di Borbone.
Ora, quanto accadde in quegli anni, fu tragico.
Un potere (quello del re) venne rovesciato e ne emerse uno che si propose per la libertà e che invece perseguitò chi si opponeva, ad incominciare dalla Chiesa.
Così, questo nuovo potere iniziò a distruggere la famiglia (con il divorzio) e mise alla berlina il clero.
Quel potere "libero" (che si propose di eliminare il tiranno, ossia il re) divenne liberticida.
Questa è la grande ipocrisia che oggi c'è sui fatti della Rivoluzione francese.
Con la rivoluzione, si incominciò a parlare di divorzio e di aborto.
Il matrimonio venne svilito e ridotto ad un semplice contratto, un contratto che poteva essere rescisso.
Chi si opponeva a ciò diventava "nemico della società" e (nella migliore delle ipotesi) rischiava la ghettizzazione.
Nella peggiore, moriva!
Così, tanti uomini e donne morirono.
Ora, noi dovremmo leggere la storia non con gli occhi dell'ideologia ma con l'obiettività!
Obiettivamente, la Rivoluzione francese portò ad una volgarizzazione della politica.
Ad esempio, la nostra politica è figlia della Rivoluzione francese ed il suo linguaggio (che è ben diverso da quello della grande scuola politica anglosassone) lo dimostra.
Inoltre, la Rivoluzione francese introdusse la distruzione della famiglia e la nascita di un tribalismo.
Questo ci deve fare riflettere.
Termino, segnalandovi la rivista "Pro Life News", una rivista che parla della difesa della vita dal concepimento alla morte, un concetto estraneo alla mentalità della Rivoluzione francese.
Cordiali saluti.