Dal sito del Popolo della Libertà ho preso questo brano dell'onorevole Renato Brunetta (nella foto) che è intitolato "
Brunetta: Monti ha snaturato il redditometro":
“Il redditometro è una modalità di accertamento attraverso la quale è possibile ricostruire il reddito del contribuente sulla base di alcuni elementi di cui dispone l’Amministrazione Finanziaria. Il decreto ministeriale del governo Monti non è in coerenza con il provvedimento del governo Berlusconi che prendeva a base le sole spese effettive, considera anche spese presuntive fondate su medie Istat e su analisi e studi socio-economici.
E’ evidente, quindi, che il redditometro è stato snaturato perché da strumento ’personalizzato’ si é trasformato in strumento statistico-induttivo, in cui i dati alla base della ricostruzione sono nella piena disponibilità solo della Amministrazione. Peraltro, il contribuente, per forza di cose, sarà in difficoltà a fornire qualunque prova che il reddito posseduto é inferiore a quello rideterminato dall’Agenzia, dovendosi difendere da una ricostruzione su base statistica che nulla ha a che vedere con le effettive spese dallo stesso sostenute. Per dare piena attuazione alla finalità del redditometro così come modificato occorre ritornare ai dati di spesa effettiva risultanti da elementi dichiarati dal contribuente e da quelli presenti nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. E’ solo questa la strada per condurre una efficace azione di contrasto alla evasione fiscale”.
E’ evidente, quindi, che il redditometro è stato snaturato perché da strumento ’personalizzato’ si é trasformato in strumento statistico-induttivo, in cui i dati alla base della ricostruzione sono nella piena disponibilità solo della Amministrazione. Peraltro, il contribuente, per forza di cose, sarà in difficoltà a fornire qualunque prova che il reddito posseduto é inferiore a quello rideterminato dall’Agenzia, dovendosi difendere da una ricostruzione su base statistica che nulla ha a che vedere con le effettive spese dallo stesso sostenute. Per dare piena attuazione alla finalità del redditometro così come modificato occorre ritornare ai dati di spesa effettiva risultanti da elementi dichiarati dal contribuente e da quelli presenti nelle banche dati dell’Anagrafe Tributaria. E’ solo questa la strada per condurre una efficace azione di contrasto alla evasione fiscale”.
Ora, dire che si debba tagliare l'IMU, che l'IRAP debba restare nelle Regioni e che, quantomeno, Equitalia debba essere rivista non è populismo.
Qui da noi la pressione fiscale supera il 50%.
Noi dobbiamo cambiare rotta.
Per esempio, come dice il presidente Berlusconi, ricalcoliamo il debito pubblico, tenendo conto dell'economia sommersa e delle ricchezze delle famiglie che superano gli 8.000.000 Euro.
Esso rappresenterebbe una cifra inferiore al 100% del PIL, anziché essere il 126% del PIL.
Da qui si può fare una nuova politica fiscale.
Abbassando le tasse, si ridurrebbe anche l'evasione fiscale.
Oggi, l'evasione fiscale in Italia è spesso causata dalle troppe tasse.
Ora, per abbassare le tasse, serve una riduzione della spesa pubblica.
Per ridurre la spesa pubblica, basterebbe, per esempio, tagliare i finanziamenti a pioggia alle aziende.
L'istituzione pubblica dovrà finanziare solo chi sarà virtuoso, ossia capace di proporre progetti utili.
Lo stesso discorso deve valere per la scuola.
Bisogna puntare sulla buona scuola, sia essa pubblica o privata.
Quindi, bisogna abolire il concetto di centralità della scuola pubblica, concetto che ha fatto in modo che la scuola diventasse un luogo per collocare insegnanti e bidelli e non per formare le future generazioni.
Il servizio a tutti sarebbe garantito.
Se qui in Italia ci fosse solo la scuola pubblica, le spese sarebbero molto più alte.
Se qui in Italia ci fosse solo la scuola pubblica, le spese sarebbero molto più alte.
Io penso che questo sia un modo per razionalizzare le spese.
Ora, le tasse stanno strozzando le aziende.
Ieri, ho parlato di un'azienda che si trova qui ne Mantovano, la Cartiera Burgo.
Questa azienda sta chiudendo, lasciando a casa 1.800 persone.
Purtroppo, le notizie di oggi confermano che tale azienda sarà chiusa.
Essa è stata dichiarata fuori mercato.
Dal 9 febbraio, l'azienda chiuderà i suoi impianti.
La crisi e le tasse esorbitanti hanno reso impossibile la sopravvivenza dell'azienda.
Cordiali saluti.
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