Leggete questo articolo pubblicato dall'amico Giuseppe Sagliocco sul suo blog "Liberalmind" che è intitolato "Fascismo e Mussolini, la storia va raccontata tutta!!":
"Da De Felice in poi, quel giudizio articolato di Berlusconi sul fascismo e su Mussolini si è affacciato perfino nella storiografia più di sinistra, in base alla constatazione che il regime del Duce godette a lungo di un reale consenso popolare, fino al punto di indurre, al suo culmine e cioè in occasione della “conquista dell’Impero”, i comunisti di Togliatti ad inviare ai “fratelli in camicia nera” una calorosa lettera aperta in cui si rimarcavano i tratti comuni delle rispettive ideologie.
L’orrore delle “leggi razziali”, comunque infami, non produsse nel nostro Paese alcuna incarcerazione o assassinio finchè l’Italia ancora sabauda detenne la sovranità reale sul proprio territorio, tant’è che l’eroico Questore di Fiume Palatucci salvava gli Ebrei dell’Est facendoli entrare nel nostro Paese mentre Giorgio Perlasca, che fingendosi Console spagnolo ne salvò circa 5000 a Budapest, era un fascista convinto e quando morì votava MSI.
La genesi stessa della seconda guerra mondiale è molto più addebitabile ai danti causa di Bersani e Vendola che a quelli di Storace e La Russa: essa infatti inizia con l’ accordo tra la Germania nazista e l’URSS comunista per la spartizione della Polonia, con l’Italia che ci entra, sbagliando dico io, quasi un anno dopo, quando erroneamente sembrava che fosse già finita con il trionfo di Hitler. Aushwitz parte da lì.
Ciò detto, l’eredità del fascismo non può essere circoscritta ai pochi galantuomini che non la rinnegarono, ma è ampiamente ripartibile tra tutte le aree politico-culturali esistenti. La sinistra, per esempio, può riconoscersi nel sistema del Partito unico mutuato da Lenin, in una legislazione sociale di assoluta avanguardia per la sua epoca, nella genesi delle “Partecipazioni statali”, nonché nel livore anti-occidentale dell’ultima fase, culminata nella Carta di Verona, dalle fortissime inclinazioni collettivistiche.
Il fascismo nasce a sinistra, aspira alla sinistra nelle utopie del suo “movimento” e muore a sinistra in una Repubblica non a caso auto-definitasi “Sociale”, tant’è che i giovani intellettuali allevati da Bottai non faticarono molto per passare dalle camicie nere alle bandiere rosse. Dario Fo, per esempio, era una recluta della RSI. Ciò spiega l’amnistia di Togliatti, che puntava ad assumere di quell’eredità quanto più possibile.
Se poi risaliamo agli inizi del regime, ci imbattiamo in un “biennio rosso” che lo alimentò, in un Parlamento liberamente eletto che lo legittimò, ed in un successivo trionfo elettorale che lo confermò, rendendo inutile anche la famigerata legge-Acerbo e ad onta anche dell’eroica contestazione di Matteotti.
Ciò non lo assolve dai suoi misfatti e dai suoi errori, che rendono il suo saldo assolutamente negativo, ma la storia va raccontata tutta.".
La sinistra è piena di ipocrisia!
Moralmente, essa grava gli altri delle colpe di chi era prima di loro...però ama mettere il "bianchetto" sulle pagine della storia che riguardano il comunismo ed i suoi crimini.
Per esempio, la sinistra condanna la Shoah ma non l'Holodomor.
Ora, se la Shoah va giustamente condannata, deve essere condannato allo stesso modo l'Holodomor.
Alla sinistra, tra l'altro, è indigesto anche il tema degli italiani fatti uccidere e messi nelle foibe in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia da Tito.
La Shoah fu un crimine immondo, come lo furono l'Holodomor e l'uccisione degli italiani in Venezia Giulia, in Istria e in Dalmazia.
Non solo va detto questo.
Infatti, la sinistra piange e si commuove di fronte alle immagini dei reclusi nei campi di concentramento nazisti.
Ciò è giusto e sacrosanto.
Peccato, però, essa contesti Israele che (giustamente) si difende dagli attacchi dei terroristi islamici, accusandolo di crimini contro l'umanità, mentre tace di fronte ad altre situazioni di altri Paesi in cui ci sono per davvero i crimini.
Va detto che alla sinistra serve un pretesto per distrarre la gente dal caso della Banca "Monte dei Paschi" di Siena, che la sta mettendo in grave imbarazzo.
La sinistra è quella parte che demonizza la ricchezza.
Peccato però che la ricchezza piaccia a tutti, compresi gli esponenti della sinistra.
Leggete l'articolo sul sito del TGCOM 24 che è intitolato "Spese Lombardia,tocca alle opposizioni Indagini su gruppi consiliari Pd, Idv,Sel".
Essi parla delle indagini che stanno coinvolgendo i gruppi del Consiglio regionale della Lombardia.
Quando sono stati indagati i gruppi della maggioranza (Popolo della Libertà e Lega Nord), la sinistra faceva peani.
Ora, ad essere indagata è la sinistra.
Cosa dirà ora?
Leggete questo pezzettino molto interessante dell'articolo in questione, che recita:
Termino, invitandovi a leggere l'articolo del quotidiano "Libero" che è intitolato "Mps, Bersani querela Libero".
Ora, quando si trattava del presidente e dei suoi presunti illeciti, la sinistra parlava di "libertà di stampa".
Adesso che ad essere toccata è la sinistra ci sono le querele contro i giornali.
Mi sembra che ci siano i classici "due pesi e due misure".
Io penso che, finché non si fanno attacchi personali, non si debba mai denunciare nessuno.
Io penso che, finché non si fanno attacchi personali, non si debba mai denunciare nessuno.
Cordiali saluti.
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