Il 28 gennaio 1547, morì il re d'Inghilterra Enrico VIII Tudor.
Ora, io provo ad analizzare la psicologia di questo personaggio.
Re Enrico VIII nacque a Greenwich il 28 giugno 1491.
Egli soffrì molto l'atteggiamento di suo padre, re Enrico VII.
Questi, infatti, stravedeva per il fratello maggiore, Arturo, il principe del Galles, quindi erede al trono.
Quindi, Enrico era destinato a diventare duca di York e forse cardinale.
Le cose cambiarono nel 1502.
Arturo si ammalò di Sudor anglicus.
Questi era stato sposato con Caterina d'Aragona, la figlia del re di Spagna Ferdinando il Cattolico.
Arturo morì e lasciò la successione ad Enrico.
Re Enrico VII, però, non volle perdere la ricca dote portata da Caterina.
Ottenendo una dispensa papale (da parte di Papa Giulio II) Caterina fu fatta sposare da Enrico nel 1509.
Nello stesso anno, re Enrico VII morì e divenne re Enrico, che assunse il nome di Enrico VIII.
All'inizio, re Enrico VIII governò saggiamente, affidandosi al Primo Ministro, il cardinale Thomas Wolsey, e a validi politici, come Tommaso Moro.
Nel 1512, re Enrico VIII intervenne nella guerra tra Papa Giulio II ed i Francesi del re di Francia Francesco I.
L'Inghilterra fece parte della Lega Santa con il Papa e l'Imperatore Massimiliano I d'Asburgo.
Intanto, il suo matrimonio sembrò procedere felice, anche se egli non fu sempre fedele alla moglie.
Anche il regno sembrò positivo.
Enrico era amato dal popolo e garantì ordine e contribuì a trasformare l'Inghilterra in un Paese di commerci.
Nel 1517, in Europa scoppiò la Riforma protestante.
Dapprima, re Enrico VIII appoggiò la Chiesa cattolica.
Nel 1521, coadiuvato da San Giovanni Fisher (vescovo di Rochester) e da Tommaso Moro, egli stese un pamphlet anti-luterano la "Assertio Septem Sacramentorum".
Nello stesso anno, Papa Leone X gli concesse il titolo di "Fidei Defensor".
Le cose cambiarono verso il 1527.
Caterina non ebbe figli maschi e si avviava verso la quarantina.
Già due anni dopo lo sposalizio, il matrimonio di re Enrico VIII andò in crisi.
Il figlio nato da Caterina morì prematuramente.
Enrico incominciò a pensare che l'unione fosse maledetta.
L'unica figlia sopravvissuta fu Maria, che divenne regina nel 1553.
Nella mente del re incominciò a maturare l'idea del divorzio.
Dapprima, egli cercò di farsi annullare il matrimonio attraverso il cardinale Wolsey.
Questi consultò il clero inglese.
Però, egli non riuscì ed iniziò a mediare con la Curia romana.
L'intento di Wolsey fu quello di fare sposare Enrico con la figlia del re di Francia.
Il re fu di ben altro avviso.
Egli si innamorò di Anna Bolena, una delle dame di compagnia della moglie.
Anna era figlia di Tommaso Bolena, un arrivista.
Enrico già ebbe a che fare con i Bolena.
Egli ebbe una relazione con Maria, l'altra figlia del re.
La relazione con Anna divenne pubblica ed il re puntò al divorzio.
Ci fu un processo.
In questo processo si doveva annullare il matrimonio con Caterina.
Ora, il matrimonio tra cognati era proibito.
Se Arturo fosse sopravvissuto, Caterina sarebbe stata la cognata di Enrico.
Enrico conosceva la teologia.
Egli si rifece a questo brano del libro del Levitico: "[16] Non scoprirai la nudità di tua cognata: è la nudità di tuo fratello. (capitolo 18, versetto 16)".
Il re fu convinto che quel matrimonio fosse maledetto.
A questo punto, ci si appellò a Caterina.
Se lei avesse dichiarato che il matrimonio con Arturo fosse stato consumato, il matrimonio con Enrico sarebbe stato annullato.
Caterina, però, disse che il precedente legame non era stato consumato.
Questo fece cadere in disgrazia la prima persona, Thomas Wolsey.
Il cardinale fu accusato di praemunire, ossia di lesa maestà, sfruttando il fatto di essere principe della Chiesa.
Egli fu mandato a York, la cui arcidiocesi era retta da lui.
Nel 1530, mentre andava a Londra per farsi processare, Wolsey morì di malattia.
Al posto di Wolsey diventò Cancelliere del Regno (Primo Ministro) Tommaso Moro.
Qui iniziarono i problemi.
Nel 1531, dopo varie pressioni di re Enrico VIII, l'arcivescovo di Canterbury, William Warham, disse che il re poteva comandare anche sul clero, fino a che l'autorità di Dio l'avesse consentito.
Nel 1532, ci fu il cambiamento chiave.
L'arcivescovo Warham morì e al suo posto fu nominato un prete di nome Thomas Cranmer.
Cranmer era filo-protestante e, rifacendosi al libro del Levitico egli annullò il matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina nel 1533.
Nello stesso anno si sposò con Anna Bolena, che era incinta della futura regina Elisabetta I.
La Curia romana, però, cassò la sentenza di Cranmer.
Nel 1532, Tommaso Moro si dimise.
Al suo posto divenne Primo Ministro Thomas Cromwell.
Il processo andò avanti fino al 3 novembre 1534.
In quel giorno, re Enrico VIII fece votare al Parlamento l'Atto di Supremazia, atto con cui la Chiesa inglese fu separata da Roma.
Nacque la Chiesa anglicana.
Da qui ci fu una scia di sangue.
Nel 1535, furono condannati a morte per tradimento Giovanni Fisher e Tommaso Moro.
Nel 1536, fu condannata a morte Anna Bolena, perché fu accusata di stregoneria ed adulterio.
Nello stesso anno fu fatto uccidere Giorgio Bolena, il fratello di Anna.
Nel 1540 fu fatto uccidere Thomas Cromwell, che fu accusato di tradimento.
Furono uccisi anche molti monaci e prelati.
I monasteri furono soppressi e le terre confiscate finirono in mano alla nobiltà di corte, senza creare un vero esercito regio.
Questo errore di re Enrico VIII fu pagato dal un suo successore, re Carlo I Stuart (1600-1649), che commemorerò il 30 gennaio.
Anche se ruppe con Roma, Enrico cercò di conservare i dogmi cattolici.
Tuttavia il piano di Cranmer fu quello di portare la Riforma.
Questi fece porre nei ruoli di responsabilità nella Chiesa inglese figure vicine alla Riforma.
Anche Cromwell fu vicino alla Riforma e fece sopprimere i monasteri (e condannare a morte i monaci), per distruggere l'opposizione ad ogni tentativo di avvicinarsi al protestantesimo.
Enrico, intanto, si ammalò di sifilide, per via della sua vita sessuale sregolata.
Si ammalò anche di gotta e divenne obeso, per via della sua alimentazione sregolata.
Egli divenne sempre più di cattivo cuore.
Al posto del grande re umanista vi era un signore obeso che era pronto a mandare a morte chiunque gli si mettesse contro.
Le altre mogli furono Jane Seymour, che sposò nel 1536 e che morì nel dargli il sospirato figlio maschio Edoardo nel 1537, Anna di Cleves, che fu sposata nel 1540 e da cui il re divorziò dopo pochi mesi, Caterina Howard, che fu sposata nel 1540 e che fu fatta decapitare (perché accusata di adulterio) nel 1542, e Caterina Parr, che fu sposata nel 1543 e che sopravvisse al re.
Per Enrico, io credo che valgano le parole di Alessandro Gnocchi, parole che sono state riprese dall'amica Irene Bertoglio, nel suo libro "Intervista ai maestri".
Esse recitano:
"Anche la figura del padre, come tutto ciò che riguarda il ruolo maschile nella società contemporanea risente della progressiva omosessualizzazione della società".
Nell'immaginario comune, re Enrico VIII era visto come esempio di "mascolinità".
In realtà, questo re (che ebbe dei rapporti conflittuali con il padre) fu sempre più in balia di certe passioni.
Per certi versi, la mascolinità del re fu schiacciata.
Fu forse lui uno dei primi personaggi che segnarono l'inizio di quella "omosessualizzazione" che oggi noi vediamo nella nostra società?
Cordiali saluti.
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