Cari amici ed amiche.
Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:
"[1] "Consolate, consolate il mio popolo,
dice il vostro Dio.
[2] Parlate al cuore di Gerusalemme
e gridatele
che è finita la sua schiavitù,
è stata scontata la sua iniquità,
perché ha ricevuto dalla mano del Signore
doppio castigo per tutti i suoi peccati".
[3] Una voce grida:
"Nel deserto preparate
la via al Signore,
appianate nella steppa
la strada per il nostro Dio.
[4] Ogni valle sia colmata,
ogni monte e colle siano abbassati;
il terreno accidentato si trasformi in piano
e quello scosceso in pianura.
[5] Allora si rivelerà la gloria del Signore
e ogni uomo la vedrà,
poiché la bocca del Signore ha parlato".
[9] Sali su un alto monte,
tu che rechi liete notizie in Sion;
alza la voce con forza,
tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio!
[10] Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e i suoi trofei lo precedono.
[11] Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri". Dal libro del profeta Isaia, capitolo 40, versetti 1-5-9-11.",
tu che rechi liete notizie in Sion;
alza la voce con forza,
tu che rechi liete notizie in Gerusalemme.
Alza la voce, non temere;
annunzia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio!
[10] Ecco, il Signore Dio viene con potenza,
con il braccio egli detiene il dominio.
Ecco, egli ha con sé il premio
e i suoi trofei lo precedono.
[11] Come un pastore egli fa pascolare il gregge
e con il suo braccio lo raduna;
porta gli agnellini sul seno e conduce pian piano le pecore madri". Dal libro del profeta Isaia, capitolo 40, versetti 1-5-9-11.",
"[1] Benedici il Signore, anima mia,
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
[2] avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
[3] costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
[4] fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
[5] Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
[6] L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
[7] Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
[8] Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
[9] Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
[10] Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
[11] ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
[12] Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
[13] Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
[14] Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
[15] il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
[16] Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
[17] Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
[18] Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
[19] Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
[20] Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
[21] ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
[22] Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
[23] Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
[24] Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
[25] Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
[26] Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
[27] Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
[28] Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
[29] Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
[30] Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
[31] La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
[32] Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
[33] Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
[34] A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
[35] Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi. Benedici il Signore, anima mia. Salmo 104.",
Signore, mio Dio, quanto sei grande!
Rivestito di maestà e di splendore,
[2] avvolto di luce come di un manto.
Tu stendi il cielo come una tenda,
[3] costruisci sulle acque la tua dimora,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento;
[4] fai dei venti i tuoi messaggeri,
delle fiamme guizzanti i tuoi ministri.
[5] Hai fondato la terra sulle sue basi,
mai potrà vacillare.
[6] L'oceano l'avvolgeva come un manto,
le acque coprivano le montagne.
[7] Alla tua minaccia sono fuggite,
al fragore del tuo tuono hanno tremato.
[8] Emergono i monti, scendono le valli
al luogo che hai loro assegnato.
[9] Hai posto un limite alle acque: non lo passeranno,
non torneranno a coprire la terra.
[10] Fai scaturire le sorgenti nelle valli
e scorrono tra i monti;
[11] ne bevono tutte le bestie selvatiche
e gli ònagri estinguono la loro sete.
[12] Al di sopra dimorano gli uccelli del cielo,
cantano tra le fronde.
[13] Dalle tue alte dimore irrighi i monti,
con il frutto delle tue opere sazi la terra.
[14] Fai crescere il fieno per gli armenti
e l'erba al servizio dell'uomo,
perché tragga alimento dalla terra:
[15] il vino che allieta il cuore dell'uomo;
l'olio che fa brillare il suo volto
e il pane che sostiene il suo vigore.
[16] Si saziano gli alberi del Signore,
i cedri del Libano da lui piantati.
[17] Là gli uccelli fanno il loro nido
e la cicogna sui cipressi ha la sua casa.
[18] Per i camosci sono le alte montagne,
le rocce sono rifugio per gli iràci.
[19] Per segnare le stagioni hai fatto la luna
e il sole che conosce il suo tramonto.
[20] Stendi le tenebre e viene la notte
e vagano tutte le bestie della foresta;
[21] ruggiscono i leoncelli in cerca di preda
e chiedono a Dio il loro cibo.
[22] Sorge il sole, si ritirano
e si accovacciano nelle tane.
[23] Allora l'uomo esce al suo lavoro,
per la sua fatica fino a sera.
[24] Quanto sono grandi, Signore,
le tue opere!
Tutto hai fatto con saggezza,
la terra è piena delle tue creature.
[25] Ecco il mare spazioso e vasto:
lì guizzano senza numero
animali piccoli e grandi.
[26] Lo solcano le navi,
il Leviatàn che hai plasmato
perché in esso si diverta.
[27] Tutti da te aspettano
che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
[28] Tu lo provvedi, essi lo raccolgono,
tu apri la mano, si saziano di beni.
[29] Se nascondi il tuo volto, vengono meno,
togli loro il respiro, muoiono
e ritornano nella loro polvere.
[30] Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
[31] La gloria del Signore sia per sempre;
gioisca il Signore delle sue opere.
[32] Egli guarda la terra e la fa sussultare,
tocca i monti ed essi fumano.
[33] Voglio cantare al Signore finché ho vita,
cantare al mio Dio finché esisto.
[34] A lui sia gradito il mio canto;
la mia gioia è nel Signore.
[35] Scompaiano i peccatori dalla terra
e più non esistano gli empi. Benedici il Signore, anima mia. Salmo 104.",
"[11] È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini,
[12] che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo,
[13] nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo;
[14] il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
[12] che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo,
[13] nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo;
[14] il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
[4] Quando però si sono manifestati la bontà di Dio, salvatore nostro, e il suo amore per gli uomini,
[5] egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo,
[6] effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, [7] perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna. Dalla Lettera di San Paolo Apostolo a Tito, capitolo 2, versetti 11-14: capitolo 3, versetti 4-7."
[5] egli ci ha salvati non in virtù di opere di giustizia da noi compiute, ma per sua misericordia mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo,
[6] effuso da lui su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, [7] perché giustificati dalla sua grazia diventassimo eredi, secondo la speranza, della vita eterna. Dalla Lettera di San Paolo Apostolo a Tito, capitolo 2, versetti 11-14: capitolo 3, versetti 4-7."
e:
"[15] Poiché il popolo era in attesa e tutti si domandavano in cuor loro, riguardo a Giovanni, se non fosse lui il Cristo,
[16] Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene uno che è più forte di me, al quale io non son degno di sciogliere neppure il legaccio dei sandali: costui vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
[21] Quando tutto il popolo fu battezzato e mentre Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì [22] e scese su di lui lo Spirito Santo in apparenza corporea, come di colomba, e vi fu una voce dal cielo: "Tu sei il mio figlio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Dal Vangelo secondo Luca, capitolo 3, versetti 15-16; 21-22.".
I brani sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Ieri, durante l'incontro di noi giovani con Sua Eccellenza, Monsignor Roberto Busti, Vescovo di Mantova, si è parlato della fede.
Ora, il Battesimo è a tutti gli effetti un atto di fede.
Al tempo di San Giovanni Battista e di Gesù Cristo, gli ebrei antichi si facevano battezzare per purificarsi dal peccato.
Il sacramento del Battesimo diventò poi il segno dell'iniziazione cristiana.
Pensate, il Battesimo è l'unico sacramento che può essere somministrato anche da un fedele laico, a differenza degli altri, che possono essere somministrati solo dal Papa, i vescovi, i presbiteri ed i diaconi.
Fare battezzare il proprio figlio (o farsi battezzare, in caso di conversioni da adulti) è un atto di fede.
Infatti, chi si fa battezzare si affida a Dio, quel Dio che prese carne in Gesù Cristo.
L'uomo battezzato è, di conseguenza, chiamato a prendere Gesù Cristo come suo modello.
Se Gesù Cristo si fece battezzare (nonostante egli non ne avesse avuto il bisogno, essendo Figlio di Dio, e quindi una persona senza peccato), a maggior ragione, noi dobbiamo agire così, poiché siamo persone inclini al peccato, nonostante Dio veda in ognuno di noi il volto di Suo Figlio Gesù!
La fede è affidarsi a Dio.
Se lo fece Gesù, noi dobbiamo farlo a maggior ragione.
Questo ci fa capire il significato della ricorrenza del Battesimo di Gesù, l'ultima delle feste del periodo natalizio, benché non riconosciuta.
Questo ci fa capire il significato della ricorrenza del Battesimo di Gesù, l'ultima delle feste del periodo natalizio, benché non riconosciuta.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento