Il movimento "Giovane Italia" di Palermo è stato attaccato con una bottiglia incendiaria.
Ringrazio l'amico Vittorio Leo che ha messo su Facebook questa nota:
"“L’attentato incendiario della notte scorsa contro la sede palermitana di Giovane Italia, movimento giovanile del Popolo della Libertà, è l’indice del grave clima di scontro e di odio politico che l’estrema sinistra sta creando nel nostro Paese” – dichiarano Alberto Spampinato e Stephen Distefano, rispettivamente Dirigente Nazionale di G.I. e Presidente Regionale di G.I. Sicilia.
“Mentre il paese soffre per le pesanti misure imposte da un Governo di tecnici che ha azzerato il valore del consenso democratico e che riversa sulle fasce più deboli della società i costi della crisi, qualcuno ritiene che sia più utile e divertente fomentare la logica della violenza politica e della contrapposizione ideologica. E mentre a Roma l’ANPI vorrebbe pretestuosamente vietare la commemorazione dei tre giovani militanti del Fronte della Gioventù uccisi nella strage di Acca Larenzia, altri ritengono legittima l’aggressione a militanti di destra o l’attacco alle nostre sedi, piuttosto che protestare contro disoccupazione giovanile e crisi economica”.
“L’aspetto paradossale è come questo clima si stia scatenando proprio in occasione dell’anniversario di Acca Larenzia – proseguono Spampinato e Distefano -, in cui attraverso il ricordo, ogni anno, sottolineiamo la follia degli opposti estremismi e l’assurdità della violenza degli anni 70, che troppe giovani vittime ha lasciato sulle piazze e davanti alle scuole. Evidentemente per qualcuno chi è stato “condannato a morte” per la sua militanza a destra ha meno dignità di altri morti e non merita di essere ricordato… ancora oggi”.
“Piena solidarietà ai ragazzi di Giovane Italia Palermo, quindi – concludono Spampinato e Distefano – per l’ignobile attentato subito. Il 7 gennaio manifesteremo a Roma, a Palermo e in tante altre realtà per dire ai signori dell’odio che non raccoglieremo provocazioni e che l’odio e l’intolleranza non ci fermeranno”".Questa è la nota della pagina di Facebook di questo gruppo di giovani del Popolo della Libertà, la cui sede è stata colpita da una bottiglia incendiaria "Molotov".
E' un fatto gravissimo e spero che testimonia che qui in Italia una certa violenza politica è ancora presente.
Essa è presente nel linguaggio e in certi gesti che, purtroppo, sono estremi.
Questo dimostra che l'Italia non è ancora un Paese civile.
Penso di potere parlare anche a nome del Popolo della Libertà di Roncoferraro e di tutta la Provincia di Mantova, nel dire che sono solidale con il gruppo "Giovane Italia" di Palermo.
Spero che chi di dovere indaghi per cercare i responsabili di quel gesto molto grave.
Cordiali saluti.
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