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giovedì 19 gennaio 2012

NEVE CHIMICA SU RONCOFERRARO E SULLA PROVINCIA DI MANTOVA


Cari amici ed amiche.

Leggete questo articolo sul sito del Comitato di Roncoferraro dell'Associazione Civica Mantovana che è intitolato "Neve chimica!".
Esso recita:

"In alcuni giorni di questo mese, a Villanova de Bellis, a Villa Garibaldi e a Cadè, abbiamo assistito ad uno strano imbiancamento del territorio. Strano perché avvenuto in completa assenza di nubi e con una situazione di alta pressione, condizioni che non dovrebbero generare nevicate.

La sensazione è stata per molti di una cosa bizzarra, innaturale e, in effetti, in questi giorni molti organi di informazione hanno parlato della questione utilizzando l'espressione "neve chimica". Per capire meglio di cosa si tratta vi consigliamo di leggere quanto riporta Wikipedia (clicca qui) o cosa si dice in questo articolo di Meteolive (clicca qui ). In pratica sembra proprio che si tratti di particelle inquinanti che, in particolari condizioni di umidità e temperatura, cristallizzano e precipitano a terra, da qui l'espressione "neve chimica". Al di la degli aspetti "scientifici" ci interessava soffermarci su quanto, fenomeni come questo, ci portano alla dura realtà: l'inquinamento c'è, esiste, e in questi casi possiamo perfino toccarlo.

Quando si dice che la pianura padana è una delle zone più inquinate al mondo, quando ci si oppone alla costruzione di nuovi impianti con emissioni inquinanti, quando si contestano impianti che dovevano essere "verdi" e invece sono piuttosto "grigi", quando si predica che dobbiamo invertire la tendenza alla cementificazione selvaggia, quando si spiega che dobbiamo modificare alcuni nostri comportamenti, quando si fa tutto questo, una ragione c'è! Quella ragione, in questi giorni, è posata sulle nostre terre, sulle nostre case, sulla verdura dei nostri orti e sulla frutta delle nostre piante. Non più di altri giorni, ma in una forma che ci consente di vedere, toccare e, quindi, se da un lato ci preoccupa più del solito, dall'altro ci spinge ad andare avanti con ancora più convinzione nel perseguire la nostra silenziosa rivoluzione culturale. Cari lettori, continuate a seguirci, a sostenerci e, se volete, anche a partecipare attivamente ai nostri incontri. Perché ? Semplice: perché non dobbiamo mai più vietare ai nostri figli di fare un pupazzo con la neve appena caduta!".


Anch'io confermo che il fenomeno c'è ed è piuttosto preoccupante.
Andando verso Mantova, da Roncoferraro alla frazione di Villa Garbaldi, non c'è nulla.
Da Villa Garibaldi a Stradella (frazione del Comune di Bigarello) passando per tutta la zona di Cadè, Villanova De Bellis (frazione del Comune di San Giorgio di Mantova) e di Castelletto Borgo (frazione divisa a metà tra Comune di Roncoferraro e di quello di Mantova), la situazione è completamente diversa.
Vi sono tetti imbiancati e strade lastricate di neve ghiacciata, come se avesse nevicato.
Posso confermare che ora qui non ci sono le condizioni perché avvengano delle nevicate normali.
Attualmente c'è una zona anticiclonica, un' alta pressione, ed il fatto che ci sia la nebbia lo dimostra.
Infatti, le nebbie ci sono quando c'è una zona di alta pressione.
Come tutte le altre precipitazioni (come le piogge, i temporali e le grandinate), le nevicate avvengono quando vi è la bassa pressione, una zona ciclonica.
Invece, nelle zone succitate nevica.
Ora, purtroppo, noi tutti conosciamo la situazione ambientale del Mantovano e in particolare della zona di Mantova, Roncoferraro, San Giorgio di Mantova, Bigarello e Sustinente.
Questa zona risente della presenza grossi complessi industriali, come quello petrolchimico.
Ora, è sicuro che questa "neve chimica" sia costituita da vapore acqueo.
Tuttavia, in esso vi possono essere (anzi vi sono) altre sostanze che effettivmente possono essere nocive.
Tra l'altro, faccio notare una cosa.
Secondo le statistiche del 1985 (ce ho preso da un libro della Provincia di Mantova del 1996) solo nel Comune di Roncoferraro, l'incidenza del tumore allo stomaco era pari ad un intervallo compreso tra i 50.000 ed i 70.000 su 100.000 residenti.
Per quanto riguarda i tumori al retto, era pari ad un intervallo compreso tra i 40.000 ed i 55.000 su 100.000 residenti.
I dati peggiori riguardavano i Comuni di Mantova, Serravalle Po ed Ostiglia. In queste zone l'incidenza superava i 55.000 su 10.000 residenti.
Ciò avveniva a causa dei venti che portavano tutti i fumi industriali.
Oggi, la situazione potrebbe non essere cambiata.
Il fenomeno della "neve chimica" potrebbe dimostrare ciò.
Addirittura, questa "neve chimica" potrebbe avere anche dello zolfo, come andride solforosa (detta biossido di zolfo, SO2).
Ossidandosi (diventando triossido di zolfo, SO3) e reagendo con il vapore acqueo, questo composto si trasforma in acido solforico.
L'acido solforico depaupera i terreni (con il fenomeno del leaching) e danneggia i monumenti. Di certo, non fa bene nemmeno alle persone.
Io spero che chi di dovere tenga conto di ciò.
Cordiali saluti.

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