Cari amici ed amiche.
Leggete questo editoriale scritto da Marco Stella sul sito "No Reporter":
"Strangers in the right
Di Marco Stella
Una trovata elettorale e buonista su di un diritto già esistente
La richiesta dell’estensione del diritto di voto agli stranieri residenti in Italia è un argomento che ogni tanto viene alla ribalta, sfoderato da politici (l’ultimo è stato lo stesso Presidente della Repubblica nel discorso di fine anno), associazioni e sindacati che pensano in questo modo di garantirsi una nuova fetta di elettorato. Dal punto di vista pratico molti stranieri residenti in Italia godono già di tale diritto: si tratta dei cittadini dell’Unione Europea regolarmente residenti in Italia da 4 anni; dei coniugi stranieri di cittadini italiani una volta ottenuta la cittadinanza (che la si può richiedere dopo due o tre anni di matrimonio); dei figli o nipoti in linea retta di cittadini italiani per nascita residenti legalmente in Italia da almeno 3 anni; degli apolidi o rifugiati che risiedono in Italia da 5 anni ed hanno ottenuto la cittadinanza; di qualunque straniero che, risiedendo in Italia da 10 anni, abbia ottenuto la cittadinanza.
Insomma, il diritto di voto agli stranieri in Italia esiste già. È strettamente connesso alla cittadinanza, e giustamente non può essere da questa scorporato. Il diritto di voto e dunque la partecipazione attiva e passiva alla vita politica del paese, non è gelosamente riservata agli Italiani di sangue, ma è garantita democraticamente a tutti i cittadini italiani, dunque a tutti coloro che, stando a quanto previsto dalla nostre leggi, ottengono la cittadinanza. (...) leggi articolo intero su www.noreporter.org".
Io non capisco tutta questa solerzia di alcuni nostri politici (come il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e quello della Camera, Gianfranco Fini) nel volere a tutti i costi il voto degli immigrati.Una legge che regolamenta la cosa c'è già.
Non servono altre facilitazioni.
Un cittadino italiano deve essere una persona integrata nella società italiana.
Ora, sembra che qui si voglia dare la cittadinanza italiana a chiunque, a prescindere dal fatto che la persona in questione parli la nostra lingua, conosca la nostra cultura e rispetti le nostre leggi.
Così non va!
E' chiaro che chi vuole dare la cittadinanza italiana sine conditio lo stia facendo per fini elettorali.
Questo rischia di fare un grosso danno.
Cordiali saluti.
Nessun commento:
Posta un commento