Leggete questo articolo sul sito "Tradizione, Famiglia, Proprietà" che è intitolato "La dimensione gnostica e satanica dell'opera artistica di Romeo Castellucci".
Ringrazio l'amico Samuele Maniscalco che me l'ha inoltrato e invito tutti ad iscriversi al gruppo di Facebook "La penna e il coraggio: Irene Bertoglio", ove potrete trovare il medesimo articolo.
In questo articolo si parla della controversa opera teatrale di Romeo Castellucci che mostra un volto di Cristo insozzato da escrementi. Quest'opera è apertamente blasfema.
Castellucci ha affermato che Lucifero, l'angelo ribelle, è l'artista a cui l'uomo deve ispirarsi.
L'articolo riporta queste sue testuali parole, in risposta al giornalista Jonathan Marshall che l'aveva intervistato:
"C'è un genere di teatro occidentale totalmente dimenticato, cancellato, represso: la tradizione del teatro pre-tragico. È stato soppresso proprio perché è un teatro intimamente legato alla trasformazione di idee e di pensiero in materia e, quindi, con l'angoscia della materia stessa. [...] Se il grande campo delle possibilità aperte appartiene a Dio, secondo la tradizione cabalistica il fatto che alcune possibilità si mettano insieme per produrre un effetto deve appartenere al peso del corpo. Dio deve trasformare se stesso in qualcosa di "carnale" per poter attuare possibilità che altrimenti rimarrebbero insoddisfatte in un mondo incoerente. [Secondo questa tradizione cabalistica] si possono esperimentare queste possibilità invocando elementi materiali, carnali e mettendole insieme.
Il teatro non è per "riconoscere". Io non vado al teatro per riconoscervi gli studi che ho fatto su Shakespeare. Non dovrebbe essere così. Il teatro è piuttosto un cammino attraverso l'ignoto verso l'ignoto. Ciò che io e i miei colleghi abbiamo cercato di fare nel corso degli anni è di portare lo scandalo scenico al parossismo e di mantenerlo sempre vibrante. [...] Il palcoscenico è un luogo di alienazione, e niente deve essere risparmiato per impedire che questa alienazione sminuisca. [...]
A questo proposito, credo che il pensiero di Antonin Artaud sia di fondamentale importanza per la piena comprensione della forma occidentale [di teatro]. Egli sommerge il problema della forma in un bagno di violenza che sveglia ciò che, in realtà, costituisce il fondamento del vero teatro. Ecco dove la forma diventa spirito. Stiamo parlando, infatti, dell'alchimia della trasformazione, della trasmigrazione da una forma all'altra. C'è ovviamente un aspetto del cattolicesimo che influenza e che è insito in questo tipo di teatro, che è legato al momento, durante la Messa, in cui l'Ostia si trasforma nel Corpo di Cristo. Questo evento eucaristico è un'idea che si trova in Artaud: l'idea di trasformare un corpo, di dare corpo, di tagliare un corpo a pezzi, liberandolo in questo modo dei suoi organi. Sono tutti elementi che provengono da un tale concetto cristiano. [...]".
Castellucci ha citato l'Eucaristia.Voglio ricordare, però, che l'Eucaristia non è solo il momento in cui il pane ed il vino diventano Corpo e Sangue di Cristo ma rappresenta anche il momento in cui Cristo salvò l'umanità sacrificando la propria vita, obbedendo così a Dio.
Quindi, Gesù fece un atto di obbedienza a Dio.
Lucifero, invece, fece un atto di arroganza, ribellandosi a Dio.
Un concetto analogo era già presente nel mondo greco e romano.
Se venite qui a Mantova, vi consiglio di visitare la Sala dei Giganti di Palazzo TE .
Qui sono raffigurati i Giganti che volevano scalzare Zeus dall'Olimpo.
I Giganti si ribellarono a Zeus e caddero in rovina, perché furono contro l'ordine stabilito.
Lo stesso discorso vale per Lucifero.
Quell'angelo che era considerato il vicere del Cielo cadde nell'ingordigia e nell'ambizione e si ribellò a Dio che, giustamente, lo punì.
Lucifero divenne, quindi, la rovina di sé stesso e degli altri perché si mise contro l'ordine stabilito da chi era (ed è) più alto di lui e, di conseguenza, legittimato a regnare.
L' uomo fu creato da Dio per il bene e non per il male.
Quindi, quest'ultimo non deve seguire Lucifero.
Lucifer, infatti, è fonte di rovina.
Egli rappresenta l'egoismo e la volontà di fare del male agli altri.
Quindi, Castellucci ha mostrato un'arroganza satanica.
Cordiali saluti.
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