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giovedì 26 gennaio 2012

ANNIE BESANT ED IL FEMMINISMO

Cari amici ed amiche.

Su Facebook, l'amica Irene Bertoglio ha condiviso con me e con altri amici una sua riflessione sul femminismo e sul rapporto tra uomo e donna.
Secondo Irene, la donna si è sempre più "mascolonizzata" mentre l'uomo è sempre più "effeminato".
Irene ha perfettamente ragione ed il le ho consigliato di studiare il caso di Annie Besant, colei che qualcuno considera la "pioniera" del feminismo.
Nata a Londra il 1 ottobre 1847, Annie fu esponente della famiglia Wood, una ricca famiglia borghese.
Rimasta orfana di padre, sposò un pastore conformista, di cui avrebbe mantenuto il nome.
Ebbe due figli, un maschio ed una femmina.
Nel 1871, Annie volle suicidarsi ma non lo fece perché affermò di avere sentito una voce che le diceva di non farlo.
Ruppe così i rapporti con la Chiesa e lasciò il marito ed il figlio mentre tornò da sua madre con la figlia.
Aderì alle idee marxiste.
Iniziò un'attività di scrittrice, mentre sei anni dopo aderì alla Lega Malthusiana, un'associazione che si rifaceva alle idee di Thomas Malthus, un sostenitore della contraccezione e del controllo demografico.
I suoi comizi duri la resero celebre.
Perse così la custodia della figlia ma ottenne il diritto delle donne di presentarsi agli esami superiori.
Tuttavia, Annie si avvicinò alla società teosofica (quindi esoterica) di Helena Blavatskij.
Morì nel 1933.
Ora, il caso di Annie Besant fu un esempio di gnosi.
Ella abbandonò tutti i dogmi cristiani ed abbracciò il nichilismo.
In tale proposito di vi invito a leggere questo brano di Seraphim Rose che mi è stato suggerito da Filippo Giorgianni:

«Che cos’è, più realisticamente, questa “mutazione”? Che cos’è questo “uomo nuovo”? È l’uomo senza radici, strappato da un passato che il nichilismo ha distrutto, la materia prima del sogno di ogni demagogo; il “libero pensatore”, lo scettico, chiusi l’uno e l’altro solo alla verità ma “aperti” a ogni nuova moda intellettuale perché essi stessi non hanno alcun fondamento intellettuale; il ricercatore di una “nuova rivelazione”, pronto a credere a qualsiasi cosa nuova perché la vera fede è stata in lui annullata; il pianificatore e sperimentatore che adora il “fatto” perché ha abbandonato la verità, che considera il mondo come un vasto laboratorio nel quale egli è libero di decidere quello che è “possibile”; l’uomo autonomo che aspira all’umiltà di chiedere soltanto i suoi “diritti” ma pieno tuttavia dell’orgoglio che gli fa pretendere che tutto gli sia dato in un mondo dove non esiste autorità che possa negare qualcosa; l’uomo del momento, senza coscienze o valori e perciò alla mercé dello “stimolo” più forte, il “ribelle” che odia ogni limitazione e ogni autorità perché è l’unico dio di se stesso; l’uomo-massa, questo nuovo barbaro totalmente “ridotto” e “semplificato” capace soltanto delle idee più elementari, che tuttavia disprezza chiunque osi indicargli valori più alti o la reale complessità della vita. Questi uomini sono tutti un unico uomo, l’uomo la cui modellazione è stata il vero scopo del nichilismo.».

Anche il femminismo di Annie Besant fu un prodotto del nichilismo, la cui massima espressione fu il marxismo.
Il nichilista punta a distruggere l'ordine naturale delle cose.
Così volle fare Annie Besant.
Il fatto, ad esempio, che ella avesse abbracciato le idee malthusiane fu la dimostrazione di ciò.
Dal nichilismo alla gnosi (come l'esoterismo) il passo fu breve.
Come disse Gilbert Keith Chesterton, quando non si crede più in Dio, si inizia a credere in tutto ciò che non è Dio.
Il caso di Annie Besant fu il paradigma di ciò.
Annie Besant fu una ribelle, come lo fu Lucifero.
Lucifero puntò a distruggere l'ordine naturale delle cose. Annie volle fare esattamente lo stesso.
Di certo, un certo tipo di femminismo non è cristiano.
Pensiamo ad alcuni simboli come la mimosa.
Questo fiore fa parte della famiglia dell'acacia.
L'acacia è un simbolo di quella massoneria relativista.
Si sa che il relativismo è contro la tradizione cristiana.
Da qui nasce il caos che sta portando anche ad una confusione tra sessi.
Allora, riflettiamo.
Cordiali saluti.

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Ringrazio un caro amico di questa foto.