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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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sabato 21 gennaio 2012

Jean Madiran, "La destra e la sinistra"




Cari amici ed amiche.

Leggete questa nota che l'amico Filippo Giorgianni mi ha inoltrato su Facebook e che riporta un brano di Jean Madiran:

«La sinistra uccide ciò che è oggi, in nome di ciò che sarà domani e che non è mai qui; è il segreto del moto perpetuo in politica. La sinistra uccide ciò che è, in nome di una speranza che è sempre una falsa speranza. Dal 1789 le promesse della sinistra, sempre vittoriosa di rivoluzione in rivoluzione, non sono state mai mantenute, era cosa del tutto impossibile: ma il suo insaziabile messianismo temporale ha ogni volta rimbalzato su di una nuova utopia.»

Sembra quasi che Giorgianni mi abbia letto nel pensiero.
Infatti, stavo per trattare lo stesso argomento.
Il 30 gennaio 1649 venne decapitato re Carlo I Stuart, il Re Martire, che lunedì sarà commemorato. Il 21 gennaio 1793 venne ucciso re Luigi XVI di Francia e giusto oggi viene commemorato.
Questi due delitti furono figli della rivoluzione.
Qui ci ricolleghiamo al brano di Madiran.
La rivoluzione uccide lo Stato esistente, in nome di quello del domani.
Con questa "promessa" di un futuro migliore, i fautori della rivoluzione ingannano le persone.
In realtà, una rivoluzione altro non è che un processo che distrugge un sistema politico e ne crea un altro.
Ora, dietro a questo ragionamento ve n'è un altro ancora più profondo.
Chi promuove una rivoluzione non lo fa per "creare un futuro migliore" ma per prendere il potere.
Lo fecero i puritani inglesi, nel 1649, ed i rivoluzionari francesi centoquarant'anni dopo.
Lo fecero anche i bolscevichi, che nel 1917 presero il potere in Russia.
Questi movimenti presero il potere e crearono il loro sistema, distruggendo (o cercando di distruggere) ogni patrimonio del passato.
Da qui nacque l'idea dello Stato che si erge a "dio del popolo", in sostituzione del Dio cristiano, un retaggio del passato.
In pratica, le tre rivoluzioni che ho citato furono i primi esempi di totalitarismo.
La sinistra, che ha sposato questa idea, punta a distruggere ciò che è oggi, in nome del domani.
Da questa idea nacquero anche le terribili ideologie come comunismo e nazismo.
Per reazione, la destra è quella concezione politica che vede la creazione del domani partendo dall'oggi e senza una rivoluzione e senza eradicare il passato.
Una vera destra deve fare così.
Oggi, in Europa è prevalsa la sbornia rivoluzionaria.
Purtroppo, gli effetti si vedono, dalle proteste in Romania a quelle qui in Italia ed in particolare in Sicilia.
L'Europa vuole mantenere lo Status quo rivoluzionario.
Gli attacchi contro l'Ungheria sono un esempio di ciò.
Leggete questo articolo intitolato "Un’Europa che disprezza i suoi popoli ha il destino segnato. Il caso di Budapest".
Qui vi è il peggio dell'ideologia rivoluzionaria.
I rivoluzionari usano i popoli ma, in realtà, li odiano.
Questa Europa ha mantenuto la mentalità rivoluzionaria.
Essa è come la casa costruita sulla sabbia.
Crollerà.
Cordiali saluti.

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Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.