Cari amici ed amiche.
Durante le Messe di questa sera e di domani, saranno letti i seguenti brani:
- dal libro di Samuale (capitolo 2, versetti 3b-19.19)
- dal Salmo 39 (40)
- dalla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi (capitolo 6, versetti 13c-15a.17-20)
- dal Vangelo secondo Giovanni (capitolo 1, versetti 35-42).
Dio ci chiama ogni giorno.
Ci chiama ad essere dimore di Cristo.
Come chiamò Samuele a contribuire alla fondazione del Vecchio Israele, Gesù, il Figlio di Dio, chiamò Simone, che divenne Pietro, a contribuire alla fondazione del Nuovo Israele, la Chiesa.
Per essere con Dio non basta sentire la predica in chiesa.
Per essere con Dio bisogna vivere con Dio, stare con Dio, come Dio stette con Samuele e Gesù, il Figlio di Dio, visse con gli uomini, condividendone gioie e dolori.
Così possiamo essere membra vive di Cristo ed il nostro corpo può diventare tempio dello Spirito Santo.
Essere dimore di Dio, significa essere con il prossimo e con tutte le persone in difficoltà.
Ogni uomo è, quindi, chiamato da Dio a portare avanti il suo progetto.
Alcuni si fanno preti, altri lavorano, altri operano in politica ed altri ancora operano nel sociale.
Così si può portare avanti il progetto di Dio.
Egli vuole che l'uomo stia con lui.
Termino con un pensiero per le vittime del naufragio che c'è stato tra Porto Santo Stefano e l'Isola del Giglio, in Toscana.
Preghiamo per loro.
Cordiali saluti.
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