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mercoledì 25 gennaio 2012

I BOSGNACCHI, I NAZISTI E RONCOFERRARO


Cari amici ed amiche.

Vi parlo di un tema che avevo già portato all'Esame di Stato nel 1999.
Nella Penisola Balcanica esistono tante popolazioni.
Esistono varie etnie, come quelle di origine latina (Romeni ed Italiani), di origine ugro-finnica (Magiari), di origine slava e di altra origine, come Albanesi, Zingari e Greci.
Gli Slavi sono, a loro volta, divisi in Sloveni, Croati, Serbi, Montenegrini, Macedoni e Bulgari.
Essi sono divisi dalle lingue, come serbo-croata (scritta con caratteri cirillici in Serbia e latini in Croazia), quella slovena, quella macedone e quella bulgara.
Anche la religione è diversa in questi popoli.
I Serbi, i Macedoni ed i Bulgari sono cristiano-ortodossi, gli Sloveni ed i Croati sono cattolici mentre gli Slavi della Bosnia-Erzegovina sono musulmani.
Proprio di questi ultimi vi voglio parlare.
I Bosgnacchi (o Bosniaci musulmani) sono una popolazione slava di lingua serbo-croata e di religione islamica.
Per la storiografia (ufficiale e non), i Bosgnacchi sono discendenti di serbi e croati che si convertirono all'Islam, quando i Turchi Ottomani penetrarono nella Penisola Balcanica.
Ora, i Turchi Ottomani prendevano a forza i figli dalle famiglie cristiane, le convertivano all'Islam e ne facevano i feroci Giannizzeri, i soldati della fanteria turca.
Nel caso dei Bosgnacchi, però, questo non avvenne.
Essi si convertirono all'Islam volontariamente.
Perché avvenne questo?
Il motivo fu molto semplice.
I Bosgnacchi non erano cattolici né ortodossi.
Essi professavano una loro religione che fu predicata nel IX secolo da un prete bulgaro, Bogomil.
Prima dell'arrivo dei Turchi (1309-1403), nell'attuale Bosnia-Erzegovina (Bosna-Hercegovna) vi erano popolazioni di stirpe slava (serbo-croata) e di origine latina, gli Aromeni.
Come gli attuali Romeni e Moldavi, gli Aromeni erano discendenti dai Romani.
Questi formarono delle élites che si opposero al potere imperiale di Costantinopoli, il basileus bizantino.
Anche per questo motivo, essi abbracciarono il bogomilismo.
Come ho già detto più volte, il bogomilismo, fu una religione fortemente dualistica.
Secondo Bogomil, Dio ebbe due figli, Satanel e San Michele Arcangelo.
Satanel, il maggiore, si ribellò a Dio (diventando Satana) e creò il mondo visibile e l'uomo.
Quindi, per i seguaci del bogomilismo, il mondo fu creato da Satana.
Dio, però, ebbe compassione verso il mondo e verso l'uomo e decise di salvarli mandando San Michele.
Questi entrò attraverso l'orecchio destro di Maria e si incarnò, diventando Gesù.
Gesù, che non fu concepito come Figlio di Dio (per come lo intendiamo noi) ma come eone (angelo incarnato), sconfisse Satana, che fu chiamato "El".
Nel bogomilismo, si praticava l'ascetismo e venivano rifiutati i testi del Vecchio Testamento, tranne i Salmi ed i libri dei profeti.
Si racconta che nel 1118 Alessio Comneno avesse fatto giustiziare il capo della setta e vari eretici.
I bogomili rifiutavano ogni culto esteriore, la Chiesa (cattolica ed ortodossa), le immagini sacre e persino i Sacramenti.
Anzi, per loro il Battesimo cattolico ed ortodosso era visto come un marchio dell'Anti-Cristo.
Tanti aspetti della loro dottrina entrarono, poi, in un'altra religione ereticale, il catarismo, di cui ho parlato più volte.
Anzi, tra catari e bogomili il legame fu forte.
Attraverso la Dalmazia e la Pianura Padana catari e bogomili si incontravano.
Nel 1167, a Saint Felix de Caraman (vicino a Tolosa, Francia), ci fu il Concilio cataro.
Ad esso parteciparono anche i bogomili.
Anzi, il concilio fu presieduto dal vescovo bulgaro Nikita.
Come ho già detto, il bogomilismo si diffuse tra le élites nobiliari contro il potere dell'Impero Romano d'Oriente, l'Impero Bizantino.
Anzi, queste contribuirono a fare cadere l'impero stesso.
Nel XIV secolo, l'Impero Bizantino fu scosso da una gravissima guerra civile.
Tra il 1332 ed il 1391, l'impero fu governato dal basileus Giovanni V, figlio di Andronico III e di Anna di Savoia.
Scoppiò una tremenda guerra civile nei Balcani e qui emerse il re serbo Stefano Uros IV Dusan.
Pare che re Stefano fosse stato sostenuto dalla nobiltà bogomila.
Anzi, ci fu la certezza che ciò fosse avvenuto.
Ai bogomili, re Stefano andava bene.
Egli sarebbe stato controllabile.
La guerra civile aprì la strada ai Turchi, che dal 1309 (sotto il sultano Othman) si installarono nell'Anatolia, in una zona compresa tra Brussa (Bursa), Eskinsehir e Nicea (Iznik), e si stavano espandendo.
Vedendo ciò, la maggior parte dei bogmili scelse di convertirsi all'Islam e di adottare nomi islamici.
Da qui si spiega l'uso di cognomi di origine turca o islamica da parte dei Bosgnacchi o di persone di origine bosgnacca.
E' il caso, ad esempio, del giocatore svedese (ma di origine bosgnacca) Zlatan Ibrahimovic, che noi tifosi del Milan conosciamo bene.
L'adesione all'Islam fu dovuta a due motivi.
Il primo fu una presunta affinità tra bogomili e musulmani. Ovviamente, furono i bogmili a sostenere ciò.
Il secondo fu un calcolo politico.
Come ho già detto, i bogomili furono una lobby e, convertendosi all'Islam, avrebbero avuto il potere.
Tra l'altro, l'Islam dei Bosgnacchi era molto particolare.
Infatti, in Bosnia-Erzegovina era diffuso il sufismo, una corrente mistica dell'Islam.
Ancora oggi, se pur sunniti, i Bosgnacchi risentono di ciò.
In pratica, se scaviamo più a fondo, quei musulmani bosgnacchi di oggi sono i bogomili di ieri.
Questo fu capito anche da Aldolf Hitler e dai nazisti.
Infatti, nella loro speculazione, Hitler ed i nazisti ebbero molte attenzioni verso i musulmani e, in particolare, verso i bosgnacchi, tanto da creare un reparto di SS islamiche.
In realtà, nella loro follia pura e nel loro cieco e becero odio verso gli ebrei, Hitler ed i suoi volevano distruggere il Cristianesimo, ritenuto una "contaminazione semitica", e creare una loro religione.
Per farlo, si sarebbero serviti anche dei musulmani.
Vorrei terminare, tornando a parlare di Roncoferraro e dei catari.
Alla luce di quanto scritto qui sopra e dei vari articoli, come quello intitolato "La Provenza, i Catari e Roncoferraro" e di altri scritti molto interessanti, come quello di Vittorio Sabbadini che intitolato "La Chiesa catara di Bagnolo San Vito", faccio appello a chi di dovere, dall'Assessore alla Cultura del Comune di Roncoferraro fino alle più alte sfere che si facciano maggiori studi su quello che ci fu (o che potrebbe esserci stato) qui a Roncoferraro, in provincia di Mantova.
Invito a leggere anche questo bellissimo articolo del blog "Symposium: Somniun Scipionis" che è intitolato "Quel buco nero tra antichità e Rinascimento, rivalutiamo il Medio Evo".
Cordiali saluti.

2 commenti:

  1. mezza fonte per tutte queste corbellerie non ce l'hai?

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  2. Il fatto che lei manchi di rispetto al lavoro degli altri, senza mettere nome e cognome, dimostra tutta la sua pochezza come uomo.
    Vuole una mezzo fonte, legga il libro della Reader's Digest "Europa Misteriosa" e consulti il sito http://www.governolo.it/Governolo_Aruba_it/icatari.htm.

    RispondiElimina

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