Presentazione

Presentazione
Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

Il mio libro

Il mio libro

Il mio libro

mercoledì 18 gennaio 2012

UN PENSIERO AGLI ITALIANI DEL NORD AMERICA



Cari amici ed amiche.

Il video qui sopra mostra una puntata della trasmissione di Gordon Ramsay, Kitchen Nightmares.
In questa puntata, il noto chef scozzese rivisita alcuni ristoranti statunitensi che sono stati da lui visitati nell'anno precedente, sempre nell'ambito della succitata trasmissione.
Uno di questi ristoranti è il "Giuseppi's" , un ristorante italiano che è stato visitato dallo chef nel 2008 e che si trovava a Macomb, non lontano da Detroit, in Michigan.
Questo ristorante era in crisi, una crisi causata sia dalla pessima cucina e sia dallo scontro nella famiglia del proprietario, tra il padre Joe Borgia ed il figlio Sam.
Gordon riesce a rimettere a posto il ristorante ed il rapporto tra padre e figlio.
L'anno successivo, lo stesso ristorante ottiene un riconoscimento dalla Camera di commercio italo-americana, per il buon cibo, che ha valorizzato la tradizione culinaria italiana nel mondo.
Tuttavia, dopo un mese, i padroni del ristoranti sono stati costretti a chiudere la loro attività.
Infatti, la crisi economica ha fatto tanti danni. La zona del Michigan è stata particolarmente colpita. Le sue aziende (specie quelle che lavorano nel settore automobilistico) sono state costrette a chiudere.
Ora, io non sono certamente insensibile riguardo agli italiani nel mondo.
Tra l'altro, negli Stati Uniti d'America ho dei parenti.
La storia della famiglia Borgia non ha appassionato solo Gordon Ramsay ma anche me.
Tra l'altro, so che Joe è malato di diabete mellito.
Auguro a lui e ai suoi cari ogni bene.
Sono vicino ai nostri connazionali nel mondo e in particolari, a quelli che si trovano nelle Americhe, per le ragioni prima addotte.
Infatti, la crisi economica ha fatto danni gravissimi negli Stati Uniti d'America.
Se qui in Italia c'è un debito pubblico alto ma quello privato è contenuto, negli USA la situazione è al rovescio.
C'è un debito privato molto alto e molte famiglie sono state costrette ad ipotecare la casa.
La stessa cosa è successa anche alla famiglia Borgia, la cui casa è stata pignorata.
Purtroppo, questa crisi sta facendo danni sia negli Stati Uniti e sia qui in Italia.
Qui in Italia, ad esempio, c'è un fisco alto che sta strozzando le aziende, che già sono provate dalla crisi.
Questa sta generando disoccupazione (ed io conosco bene la cosa, essendo attualmente disoccupato) e sta impoverendo le famiglie, la maggioranza delle quali, però, ha una casa di proprietà, che, a mio modesto avviso, ora è stata ingiustamente tassata.
Negli USA, alcune banche sono fallite e molte aziende che si sono appoggiate ad esse sono state costrette a chiudere.
Purtroppo, questa crisi colpisce anche le comunità italiane ed italo-discendenti ivi residenti.
Ora, io vorrei fare una considerazione.
Gli italiani all'estero sono una risorsa per il nostro Paese.
Come la famiglia Borgia, le varie comunità italiane sparse per il mondo portano la nostra cultura, la nostra cucina, la nostra sapienza e la nostra operosità.
Quindi, gli italiani sparsi per il mondo fanno sì che vari Paesi siano attirati dall'Italia.
Questo giova molto all'economia del nostro Paese.
E' mai possibile che qui in Italia non si faccia una politica seria in loro favore?
Qui in Italia, si pensa tanto agli immigrati perché, a dire di certi buonisti " producono ricchezza".
Ora, quest'ultima cosa è una leggenda metropolitana. Infatti, tanta parte degli stipendi degli immigrati finisce nei Paesi d'origine, con il meccanismo del "Money transfer", un meccanismo che non garantisce una tracciabilità. Quindi, il rischio di evasione fiscale è alto.
Inoltre, gli immigrati sono in concorrenza con noi giovani italiani, nella ricerca del lavoro.
Purtroppo, molte aziende italiane non investono nell'innovazione e preferiscono gli immigrati perché sono agevolati. Così, molti di noi (me compreso) stanno a spasso e nella peggiore delle ipotesi rischiano di essere truffati perché cercano lavoro e vi è chi sfrutta questo problema, facendo proposte che in apparenza sono allettanti ma dietro alle quali vi sono attività fittizie e spesso volte a fare arricchire chi le gestisce, a scapito del giovane che ha bisogno di lavorare.
A me una cosa del genere era capitata.
Non voglio sembrare razzista ma putroppo certe situazioni sono frequenti.
Vengono agevolati gli immigrati mentre gli italiani nel mondo (che al nostro Paese hanno dato e possono dare molto) e quelli che stanno qui in Italia sono trascurati.
Servono delle politiche nuove e che coinvolgano anche i nostri connazionali sparsi per il mondo.
Negli USA, come in Canada, ad esempio, gli italiani hanno creato attività di vario tipo, dalla ristorazione all'industria manifatturiera.
Perché, qui in Italia, non si fanno delle politiche serie che conivolgano anche loro?
Io credo che si debba davvero cambiare mentalità.
Termino, con un pensiero al signor Joe Borgia, che nel suo ristorante aveva proposto la braciola ripiena di provolone e salsiccia. Non avendo visto bene la ricetta, mentre la stava attuando, ho dovuto semplificare il procedimento.
Questa è la ricetta:

Braciole con salsiccia e provolone.

Ingredienti per quattro persone:

  • 4 braciole di maiale abbastanza spesse (circa 1 cm).
  • 300 g di salsiccia
  • 400 g di provolone
  • sale (quanto basta)
  • pepe (quanto basta)
  • prezzemolo (quanto basta)
  • 2 o 3 spicchi d'aglio.

Procedimento:

Incidete le braciole, creando delle tasche al loro interno. Tritate il prezzemolo e l'aglio ed uniteli alla salsiccia. Aggiungete ad essa un po' di sale e un po' di pepe. Miscelate il tutto. Passate la salsiccia su una piastra o in padella e poi mettetela nelle braciole con il provolone tagliato a cubetti. Grigliate le braciole per uno o due miniuti e poi cuocete in padella o in forno. Servitele con il sughetto che si forma. Potete sostituire la salsiccia* con la pancetta fresca tagliata a cubetti. In tal caso vi servirebbero più sale e più pepe.
Da mantovano, mi permetto di dare un suggerimento.
La braciola può accompagnare il "Risotto alla Pilota" al posto del "puntel".
* La salsiccia mantovana ha già l'aglio. Perciò, se avete della salsiccia mantovana, non abbondate con questo bulbo.

Cordiali saluti.



2 commenti:

  1. "Inoltre, gli immigrati sono in concorrenza con noi giovani italiani, nella ricerca del lavoro.
    Purtroppo, molte aziende italiane non investono nell'innovazione e preferiscono gli immigrati perché sono agevolati. Così, molti di noi (me compreso) stanno a spasso e nella peggiore delle ipotesi rischiano di essere truffati perché cercano lavoro e vi è chi sfrutta questo problema, facendo proposte che in apparenza sono allettanti ma dietro alle quali vi sono attività fittizie e spesso volte a fare arricchire chi le gestisce, a scapito del giovane che ha bisogno di lavorare.
    A me una cosa del genere era capitata.
    Non voglio sembrare razzista ma putroppo certe situazioni sono frequenti"

    Tu andresti a raccogliere arance? a raccogliere olive? andresti nei campi a zappare la terra? Faresti il magazziniere caricando e scaricando scatoloni da camion e da capannoni? Io credo di no... e come te non li farei neanche io.... gli immigrati in Italia lavorano perchè fanno quei lavori manuali che gli italiani si rifiutano di svolgere... è per questo che sono una risorsa altro che leggenda metropolitana... non fare come al solito disinformazione!

    E poi scusa sul money transfer... che cazzo dici?? Non è giusto che un padre di famiglia, che lavora in Italia (onestamente) ed ha la famiglia nel suo paese d'origine, mandi soldi alla sua famiglia stessa per campare?? Che deve fare li deve dare a te?? E secondo gli italiani che lavorano all'estero non mandano nulla in Italia???

    VERGOGATI, RAZZISTA! e meno male che sei cattolico...

    RispondiElimina
  2. Non ho nulla di cui dovermi vergognare!
    Io ho fatto anche le pulizie!
    Infatti, ho lavorato come bidello.
    Potrei benissimo fare il magazziniere e tutti gli altri lavori che hai citato.
    Tu non sai niente di me, brutto ipocrita!
    Tu sei la classica persona che dice: "Sono laureato e sono fico e perciò posso fare solo l'ingegnere!".
    Tu parli tanto dei lavori usuranti ma, se non avessi il posto di lavoro certo e non avessi delle alternative, non li faresti nemmeno per sogno.
    Anzi, piuttosto resteresti disoccupato.
    Io, invece, sono un tecnico di laboratorio chimico-biologico (specializzato in ambiente, sicurezza e qualità) ma sono disponibile anche a fare anche dei lavori più umili.
    Tanta parte degli italiani all'estero porta molto anche all'Italia.
    E' anche grazie a loro se gli stranieri si interessano del nostro Paese.
    Quanto ai soldi dati via dagli immigrati con il "Money transfer" non c'è la tracciabilità.
    Quindi, esso è un meccanismo esposto all'evasione fiscale.
    Se il mio blog non ti piace, non visitarlo.
    Non ti rimpiangerei, credimi!

    RispondiElimina

Translate

Il peggio della politica continua ad essere presente

Ringrazio un caro amico di questa foto.