The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
Il mio libro
Il mio libro
Il mio libro
venerdì 27 gennaio 2012
GIOVANI, UNA RIFLESSIONE DI IRENE BERTOGLIO
Cari amici ed amiche.
Su Facebook, l'amica Irene Bertoglio (nella foto) ha fatto una riflessione sui giovani.
Mi ha colpito molto questo suo commento:
"Grazie a tutti voi, è veramente un balsamo per me leggere ciò che scrivete! E in particolare aggiungo qualcosa su un punto che avete trattato, che è vero: ci si crede e ci si vuole "liberi", ma di una libertà falsa, di un feticcio che porta solo ad autodistruzione... Dovremmo ritrovare il vero senso di questa nobile parola, altrimenti, come giustamente scritto sopra, si è solo schiavi inconsapevoli, liberi solo di allungare le proprie catene! Grazie ancora!".
Oggi, noi giovani siamo in balia degli eventi.
Io penso che questo disagio sia dovuto a quella cultura relativista che divenne di massa dal '68 in avanti.
Infatti, questa "pseudo-cultura" permeò i giovani che vissero tra gli anni '60 e '70 e si propagò.
Così nacquero, ad esempio, la cultura del "genitore-amico" quella dell'"insegnante-amico".
Ora, un genitore deve mostrare la sua umanità verso il proprio figlio come l'insegnante deve fare altrettanto verso l'alunno.
Tuttavia né l'uno né l'altro può essere amico del figlio e dell'alunno.
Il genitore ha un ruolo che è quello di educare il proprio figlio così come l'insegnante ha il dovere di trasmettere nozioni e di contribuire all'educazione dell'uomo del domani.
La cultura sessantottina stravolse il tutto.
I ruoli si confusero e da qui nacquero tanti altri problemi, dalla crisi della famiglia e della scuola al bullismo nelle scuole stesse.
Riguardo a quest'ultima situazione, purtroppo, ebbi qualche esperienza.
Anche il fatto che un giovane debba seguire certe mode del suo gruppo (pena l'esclusione) è di per sé una forma di bullismo.
Io penso che si debba riflettere su ciò.
Cordiali saluti.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Translate
Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Nessun commento:
Posta un commento