Cari amici ed amiche.
La dinastia Tudor mise ben cinque sovrani sul trono d'Inghilterra.
Il primo fu re Enrico VII (28 gennaio 1447-21 aprile 1509).
Il secondo fu re Enrico VIII (28 giugno 1491-28 gennaio 1547).
Il terzo fu re Edoardo VI (12 ottobre 1537-6 luglio 1553).
La quarta sovrana fu Maria I (18 febbraio 1516-17 novembre 1558).
L'ultima fu la regina Elisabetta I (7 settembre 1533-23-marzo 1603).
Vi sarebbe stata anche la regina Jane Grey, cugina di re Edoardo VI, ma regnò solo nove giorni, dal 10 luglio 1553 al 19 luglio dello stesso anno.
Infatti, ella fu contestata.
Ora, i sovrani della dinastia Tudor ci sono noti, tranne uno.
Quel sovrano "ignoto" è proprio re Edoardo VI.
Edoardo nacque ad Hempton Court (Londra) il 12 ottobre 1537.
Egli fu il figlio nato dal terzo matrimonio di re Enrico VIII.
Sua madre fu Jane Seymour (1509-24 ottobre 1537), una cattolica molto zelante, e fu una dama di compagnia delle due mogli precedenti del re, Caterina d'Aragona ed Anna Bolena.
Jane morì dodici giorni dopo la nascita di Edoardo, a causa di una febbre puerperale.
Quindi, il principe dovette vivere senza una madre e ciò sarà stato molto triste.
Edoardo imparò a parlare il francese, il latino ed il greco.
Egli visse per un lungo periodo a Windsor, lontano dalla corte, a causa delle epidemie di peste e vaiolo che infettavano la città e la zona di Westminster.
La sua salute fu sempre cagionevole.
intanto, suo padre re Enrico VIII decise la successione.
Se, dopo la sua incoronazione, Edoardo fosse venuto a mancare, le sarebbe succeduta Maria, la sua sorellastra, nata dal primo matrimonio tra re Enrico VIII e Caterina d'Aragona.
Intanto, anche la salute di re Enrico VIII si deteriorò.
La cattiva alimentazione (a base di vino e di carne) gli fece venire la gotta.
Inoltre, pare che il re si fosse ammalato di sifilide.
Questo fu più che possibile, vista la sua promiscuità sessuale.
Inoltre, cadendo da cavallo, re Enrico VIII si ferì ad una gamba e, forse perché curata male, la ferita generò una cancrena.
Anche a livello psicologico, re Enrico VIII ebbe dei problemi. Infatti, divenne sempre più paranoico e crudele.
Il 28 gennaio 1547, re Enrico VIII morì.
La corona passò ad Edoardo che fu incoronato il 20 febbraio dello stesso anno.
Egli aveva solo nove anni e pertanto ebbe bisogno di un tutore, un Lord Protettore.
Suo padre designò come tutore Edoardo Seymour, il duca di Somerset e zio materno del re.
Questi fu il reggente, il Lord Protettore.
Ora, l'elemento più peculiare del regno di Edoardo VI fu la Riforma protestante.
Com'è noto, dal 1534, la Chiesa d'Inghilterra era separata da Roma.
Re Enrico VIII assoggettò il clero e soppresse i monasteri.
Tuttavia, sul piano dogmatico, la Chiesa anglicana rimase cattolica nel dogma.
Con re Edoardo VI, le cose cambiarono.
La Riforma fu implementata dallo zio Edoardo Seymour e dall'arcivescovo di Canterbury Thomas Cranmer.
Nel 1549, fu pubblicato il Book of Common Prayer che cambiò radicalmente la Chiesa inglese.
Il Book of Common Prayer fu accompagnato da una legge che aboliva il celibato ecclesiastico e toglieva ai preti ogni carattere sacrale.
Inoltre, furono rimosse le immagini sacre che si ispiravano al cattolicesimo e gli altari furono sostituiti da tavole per la Comunione, che veniva celebrata sotto le due specie liturgiche e senza la transustanziazione.
Furono ridotti a due i Sacramenti (Battesimo e Comunione) e furono abolite alcune ricorrenze (come il Mercoledì delle Ceneri e la Quaresima) come il culto della Vergine Maria e dei Santi.
Ci fu uno scempio iconoclasta nelle chiese.
La Messa fu celebrata in inglese e non più in latino.
La Riforma incontrò delle resistenze in alcune zone (come la Cornovaglia) e in alcuni membri del clero. Tra questi vanno citati i vescovi Stephen Gardiner e Edmund Bonner che in precedenza appoggiarono lo scisma di re Enrico VIII ma che poi tornarono a riconoscere la supremazia papale.
La Riforma non piacque a molti.
Essa fu voluta dal duca di Somerset e da Cranmer.
Pare, invece, che il re avesse fatto più da "prestanome".
In fondo, Edoardo Seymour fece parte di quella nobiltà Tudor che ebbe molta fortuna dallo scisma anglicano e dalla dissoluzione dei monasteri.
Fu logico, quindi, che tornare alla Chiesa di Roma sarebbe significato per Seymour e gli altri nobili dell'epoca Tudor perdere le fortune accumulate.
Si può tranquillamente dire che quella dei Tudor fosse stata un'epoca di arrivisti.
Purtroppo, con un re debole come Edoardo VI questi abbondarono.
Tuttavia, il duca di Somerset si fece molti nemici e fu accusato di tradimento e decapitato nel 1552.
Al suo posto, come reggente (e Lord Protettore), andò John Dudley, duca di Northumberland, che iniziò a tramare per garantire la successione a Jane Grey e favorire le pretese dinastiche dei Suffolk.
Qui emergono le caratteristiche psicologiche di re Edoardo VI.
Questi, però, si ammalò di tubercolosi e morì nel 1553.
Re Edoardo VI fu debole di fronte ai vari nobili, Edoardo Seymour in testa.
Egli fu di caratteri ingenuo e sensibile.
Fu anche un cristiano sincero.
Ad esempio, nonostante la Riforma, egli concesse alla sua sorellastra cattolica Maria di avere la Messa secondo il rito di Santa Romana Chiesa.
La sua bontà d'animo emerse in un fatto del 1552.
Egli andò nella zona dell'ex-monastero francescano della Greyfriars Church, a Londra, insieme al vescovo Nicholas Ridley.
Vedendo gli edifici in disuso, egli decise di usarli per fare il Christ's Hospital, una scuola per bambini poveri.
Ancora oggi, questa scuola esiste. Il link del suo sito sarà tra i "Link preferiti" di questo blog.
Forse, in tutto quel marasma, Edoardo potrebbe essere stato il personaggio più buono.
Quel bambino potrebbe avere dato una lezione a tutti.
Forse, da qui potrebbe essere nata il romanzo di Mark Twain "Il principe e il povero".
Ora, vi faccio leggere la mia poesia che ho dedicato a re Edoardo VI.
LU BONU RE CARUSU
A nov'anni...s'ebbe accussì ad assittari...
su la gran seggia di Ngriterra...
et dominus fattu fù iddu, re Eduardu,
figghiu d'Arricu...accussì 'n chisti anni di guerra...
certu ntra Durovernum et Roma...et tantu fù chianciri...
ma tintu ùn fù iddu et certu essiri vulìa 'n razia di Diu...
chì unni funu li Grigi Frati...pì onne pauper carusu fici schola...
et forse nta corti fù iddu lu cchiù bonu...unu cristianu assai piu.
Cordiali saluti.
The Liberty Bell of Italy, una voce per chi difende la libertà...dalla politica alla cultura...come i nostri amici americani, i quali ebbero occasione di udire la celebre campana di Philadelphia nel 1776, quando fu letta la celeberrima Dichiarazione di Indipendenza. Questa è una voce per chi crede nei migliori valori della nostra cultura.
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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino
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Il peggio della politica continua ad essere presente
Ringrazio un caro amico di questa foto.
Stupendo. Veramente.
RispondiEliminaGrazie!
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