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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 9 luglio 2018

Non esistono le droghe leggere

Sostengo volentieri questa petizione promossa da "SOS Ragazzi":
"Caro Antonio Gabriele,


non esistono droghe pesanti e droghe “leggere”.




La droga è droga, fa male e distrugge la vita. Punto.




Lo ha fatto capire anche il Consiglio superiore di sanità (Css), che ha chiesto di fermare la vendita della cannabis “light”.




Il parere riguarda tutti i “prodotti contenenti o costituiti da infiorescenze di canapa” (con livelli di Thc inferiori allo 0,2%) in vendita negli oltre 700 “canapa shop” diffusi in tutta Italia.




Secondo il Css devono essere attivate “nell’interesse della salute individuale e pubblica e in applicazione del principio di precauzione, misure atte a non consentire la libera vendita dei suddetti prodotti”.




Infatti tali prodotti, oltre al Thc, contengono anche il cannabidiolo, principio farmacologicamente attivo che può essere molto dannoso per la salute.

Direi che questo è il momento opportuno per chiedere al dicastero della Salute di fermare una volta per tutte la commercializzazione della cannabis “light”, che è soltanto un cavallo di Troia per normalizzare il consumo di droghe.




Vuoi aiutarmi in questa campagna?






Firma qui la petizione che invieremo al ministro Giulia Grillo. Sarà un modo per spingerla a seguire risolutamente quanto raccomandato dal Consiglio superiore di sanità.

Se invece hai già firmato, condividi la petizione con i tuoi amici e conoscenti.


Oltretutto, lo scorso 26 giugno, in occasione della presentazione del nono Libro Bianco sulle droghe promosso dalla onlus Società della Ragione, è emerso un quadro davvero inquietante.




In soli due anni, dal 2015, le persone segnalate per consumo di droga sono aumentate del 39%.




E ancor più preoccupante è che tra queste persone è quadruplicato il numero di minori.




L'Italia si è confermata come il terzo Paese europeo in cui si consuma più cannabis, con il 33% della popolazione che l'ha sperimentata almeno una volta nella vita.




Ebbene, sdoganare il consumo della cannabis cosiddetta leggera attraverso gli easy joint (ovvero negozi di cannabis “light”) significa legittimare la droga e far credere che in fondo non c’è nulla di male nel fumarsi una o più canne.




Per questo ti chiedo di firmare la petizione al ministro della Salute Giulia Grillo.



Oppure, se lo hai già fatto, ti invito a condividere la petizione ai tuoi amici e conoscenti.


Ho bisogno del tuo aiuto per chiedere al Ministro di intervenire affinché sia rispettata la legge 242/2016, in base alla quale la cannabis deve essere destinata solo ad usi agroindustriali e non alla commercializzazione per il consumo personale, come invece di fatto avviene negli oltre 700 easy joint (ovvero negozi di cannabis “light”) in tutta Italia e via internet.




Solo nel 2017, peraltro, il business legato a questa attività è stato di 40milioni di euro. Un business sulla pelle della gente...




E poi chiedo il tuo sostegno anche per ribadire il nostro fermo e convinto NO ad ogni possibile forma di legalizzazione della cosiddetta droga leggera, perché in realtà di leggero non c’è nulla, e i danni per la salute possono essere numerosi, come attesta la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità.




Per far tutto questo e riuscire ad essere più influenti nella società ho però anche bisogno del tuo aiuto economico.


Qualsiasi cifra potrai donare per questa buona battaglia soprattutto a difesa dei nostri figli e nipoti sarà di grande utilità.




Già da adesso ti ringrazio immensamente per tutto quello che potrai fare!




Un caro saluto,





Federico Catani

Direttore della Campagna SOS Ragazzi".

Ho firmato la petizione.
Non esistono droghe leggere e droghe pesanti.
Esistono le droghe.
Ora, ricordo che anche la cannabis dà dipendenza, esattamente come qualsiasi altra droga e come qualsiasi altra droga fa male.
Per esempio, riduce la capacità di concentrazione e quella motoria, oltre a creare danni psichici.
Quindi, stiamo bene attenti..

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".