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sabato 14 luglio 2018

Quei principi biblici dimenticati nella Rivoluzione francese...e nell'Europa di oggi

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha segnalato questa citazione:
""Tutti i principi che si trovano nella Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino erano già formulati, più o meno intelligentemente nella dichiarazione di Jefferson del 1783, e non sono altro che principi giudeo-cristiani. Che tutti gli uomini sono liberi è un principio del Deuteronomio. "

-Professor Pierre Chaunu, autorevole storico francese, noto critico della Rivoluzione Francese, da un'intervista a 30 Giorni".

Ora, faccio una piccola digressione.
Una critica che mi viene rivolta è quella di essere "troppo siciliano".
Basti leggere le mie poesie.
Io non sono "troppo siciliano" ma sono solo attaccato alle mie radici.
Dopo questa digressione, parlo dell'argomento.
Coloro che fondarono gli Stati Uniti d'America furono persone formate nella fede cristiana, se pur di in prevalenza protestante ma anche cattolica.
Basti ricordare che coloro che gettarono le basi del popolo americano furono quei Padri Pellegrini che nel 1620 partirono dall'Inghilterra.
Poi, nel 1632, arrivarono anche i cattolici.
Re Carlo I Stuart concesse la patente per creare la provincia del Maryland a George Calvert, barone di Baltimore, che fu un cattolico.
Nel 1649, egli concesse l'Atto di Tolleranza del Maryland, che diede libertà di culto a tutti, compresi gli ebrei.
Ora, nonostante le guerre (che certamente ci furono) tra protestanti e cattolici, in America si creò la condizione per la creazione di un Paese veramente laico che però rimase fedele alle sue radici cristiane.
Al contrario, la Rivoluzione francese del 1789 nacque già contro la Chiesa e la tradizione cristiana.
Una larga fetta della massoneria francese (a differenza di quella anglosassone) e delle élite intellettuali avevano un carattere fortemente ostile nei confronti della Chiesa e del Cristianesimo.
All'inizio, la Rivoluzione fu moderata ma poi alcune situazione, come la rottura con il clero, con l'approvazione della Costituzione civile del clero del 1790, la radicalizzarono.
Decapitato il re Luigi XVI, nel 1793, la Rivoluzione raggiunse l'apice del radicalismo e furono perseguitati sia dissidenti politici sia i cristiani.
Così, la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino divenne di fatto cartastraccia.
I rivoluzionari francesi tagliarono le radici della tradizione giudaico-cristiana francese, togliendo i riferimenti ai santi dal nuovo calendario rivoluzionario, distruggendo monumenti religiosi, incarcerando preti, suore e frati e trasformando le chiese in templi della Dea Ragione, una sorta di culto neopagano.
La foga di volere creare un "ordine nuovo" portò ad un grande abominio di cui ancora oggi si vedono gli effetti.

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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screenshot del Corriere della Sera.