Essa equivale quasi ad una "scomunica" lanciata contro il ministro degli Interni.
Da cattolico, io mi dissocio da quella porcheria.
Oramai, la rivista "Famiglia Cristiana" non rappresenta più noi cattolici.
Anzi, cambi nome!
Si faccia chiamare "Famiglia Catto-comunista".
Noi cattolici siamo una cosa diversa dai catto-comunisti.
Inoltre, invece di inveire tanto contro il ministro Salvini, paragonandolo quasi a Satana, la rivista in questione si preoccupi di più delle famiglie italiane che sono costrette a vendere persino i loro gioielli di famiglia perché sono state impoverite da uno Stato che non rispetta nemmeno la proprietà privata, della difesa della sacralità della vita, della difesa della famiglia, dei giovani che non riescono a vedere un futuro, dei preti pedofili (che insozzano il buon nome di Santa Romana Chiesa) e dei nostri fratelli cristiani perseguitati nel mondo.
Io non leggerò quella rivista.
Dove sta scritto che bisogna essere favorevoli all'immigrazione senza regole?
Quella rivista è diventata un insulto al Cristianesimo e al buonsenso, perché sta usando il Cristianesimo per fare una certa propaganda che oramai non piace più.
Infatti, anche la stessa rivista ha registrato un calo delle vendite delle copie.
I redattori si facciano due domande a riguardo.
è da tanto che è diventata una rivista cattocomunista!
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