La nomina di Marcello Foa alla presidenza della Rai mette a dura prova la tenuta del centrodestra.
Una partita delicata in cui questa volta è Forza Italia a poter dare le carte, visto che senza i sette voti del partito azzurro in Vigilanza Rai la maggioranza di governo non avrà i numeri per eleggere l'ex direttore del Corriere del Ticino.
Per il momento, Forza Italia dice "no" a Foa.
Questo "no" è nel metodo e non nel merito.
Infatti, Forza Italia non critica la nomina di Foa ma il fatto che la Lega, che tanto lo ha caldeggiato, abbia riferito di ciò a cosa fatta.
Ora, io penso che qui si rischi davvero il crack del centrodestra.
Pare che il leader della Lega e ministro degli Interni Matteo Salvini abbia espresso irritazione per quanto Forza Italia sta facendo.
Egli avrebbe fatto sapere che se Forza Italia votasse contro Foa, accodandosi al Partito Democratico, il centrodestra salterebbe e ci sarebbero delle ripercussioni nelle amministrazioni del Nord.
Una cosa del genere non deve accadere.
Se accadesse, ci sarebbe il duello tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.
Tuttavia, ci sarebbero anche voci concilianti che direbbero che ci sarebbero dei tentativi di mediazione ed una possibile soluzione.
Non sono d'accordo con il vice-presidente di Forza Italia, Antonio Tajani, il quale ha detto:
L'elezioni della presidenza dell'Europarlamento e le elezioni in Italia sono due cose differenti.
Tajani provi a vincere le elezioni qui al Nord senza la Lega.
Non ci riuscirà.
Con tutto il dovuto rispetto, Tajani dovrebbe girare un po' di più per l'Italia.
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