"Un padre, un marito, un ebreo israeliano. Ecco Yotam, assassinato ieri sera a coltellate poco fuori Gerusalemme. 45 israeliani sono stati uccisi dai terroristi palestinesi negli ultimi due anni, nel silenzio-assenso della comunità internazionale che vorrebbe che Israele offrisse la sua gola in nome di una "pace" che finora ha portato soltanto morte. Dietro ogni nome c'è una storia. E ogni morto significa la devastazione di due famiglie, sono mogli e genitori distrutti, che spesso non si riprendono, sono orfani, tantissimi orfani. La morte non agguanta soltanto la vittima, continua ad aleggiare nella testa e nel cuore di chi gli sopravvive. Ho scritto tanti, troppi ritratti di queste vittime e delle loro famiglie per sapere di cosa parlo. Ma se c'è un popolo che ama la vita e che odia la morte è quello ebraico, quello in grado di sconfiggere tutto questo orrore".
Anche io esprimo il mio cordoglio per questa persona.
Ieri, i terroristi palestinesi hanno seminato morte al Monte del Tempio di Gerusalemme.
Purtroppo, la comunità internazionale ha taciuto.
Proprio il silenzio della comunità internazionale è qualcosa di veramente indegno.
Infatti, non è indegno solo chi compie il male ma anche chi tace di fronte ad esso.
La comunità internazionale non può girarsi di fronte a quanto sta facendo Hamas.
Hamas vuole la distruzione dello Stato di Israele.
Hamas odia Israele, il popolo ebraico e ciò che non è islamico.
Questa è la realtà.
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