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lunedì 16 luglio 2018

Marcel Gleffe-L'eroe per caso ad Utøya



Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio di questo suo video nel suo canale Youtube e di questo suo pezzo:
"Questa mia creazione è incentrata su uno dei tanti eroi per caso di cui si è parlato in questi anni, così tanto contrassegnati da atti terroristici. Protagonisti di storie di vero coraggio che si ricollegano a codeste stragi.Ad Oslo, Il 22 luglio 2011, un folle chiamato Anders Breivik uccide 77 persone. Prima fa saltare in aria due palazzi e poi va a sparare indiscriminatamente sui ragazzini del Partito Socialdemocratico norvegese riuniti in quei giorni per un campeggio estivo nell’isolotto di Utøya.
Un pazzo-criminale capace di crearsi delle dottrine tutte sue, che agiva seguendo un’accozzaglia delirante di pseudo-ideologie, che spaziava dal neotemplarismo alla massoneria, passando per pseudo-cristianesimo. A suo dire Breivik voleva difendere la cristianità della Norvegia dalle minacce dell’islamizzazione e del multiculturalismo; ben rappresentate dai socialdemocratici.
Quando si presentò in tribunale, Anders fece il saluto nazista. Il che è tutto dire!
Ma, ringraziando Iddio, quel giorno a Utøya, non c’era solo chi uccideva adolescenti, ma anche chi, nella totale non-curanza di sé stesso, li salvava, togliendoli dalle grinfie del carnefice.
Uno di questi eroi si chiama Marcel Gleffe; un tedesco (oggi quarantenne) che da anni conduce una vita idilliaca in Norvegia, come pescatore dei mari del nord. Vive insieme ai suoi genitori.
In quegli istanti terribili, Marcel era lì vicino e, in virtù del suo passato di militare dell’esercito tedesco, capì che erano spari di armi da fuoco quelli che si sentivano da Utøya e non fuochi d’artificio.
Capito ciò che stava accadendo, Marcel decideva di intervenire, mettendo a serio rischio la sua stessa vita. Con la sua barca si recava sull’isolotto, caricava quanti più ragazzini possibile e li portava in salvo. Poi ripeteva il viaggio e ne salvava altri. La polizia tardava ad arrivare e quindi furono numerosi questi salvataggi operati da questo pescatore tedesco quel giorno.
Da allora, Marcel Gleffe è l’ “eroe di Utoya” e ha ricevuto varie onorificenze, fra le quali il “Verdienstorden der Bundesrepublik Deutschland” ("ordine al merito della Repubblica Federale di Germania"), conferitagli dall’allora presidente della Repubblica tedesca Christian Wulff.
Ma stavolta alla storia ho voluto aggiungere anche una riflessione.
Questa storia mi fa pensare alla realtà di questi “eroi per caso”; queste persone normalissime dal cuore d’oro, che al momento opportuno, dimostrano delle meravigliose doti di coraggio e altruismo. Senza peraltro ritenere di aver compiuto nulla di straordinario.
Recentemente, Clint Eastwood ha fatto un film su una storia simile: quella dei tre ragazzi americani che fermarono un terrorista dell’ISIS su un treno in Francia nel 2015.
Il motivo trainante di quella pellicola eastwoodiana, lo trovo molto suggestivo: ma pensi mai che la tua vita ti stia spingendo verso qualcosa di elevato?
Una riflessione che mi è molto piaciuta, e perciò la faccio mia, mettendola nelle battute finali di questo filmato
.".

Commento in modo semplice, scrivendo che di fronte al male non deve fare paura solo chi lo compie ma anche chi può contrastarlo e non fa nulla per evitarne gli effetti.

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