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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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lunedì 16 luglio 2018

Questa è la vera Francia

Vi invito a leggere questa nota di Giulio Meotti che ho trovato su Facebook:
"No, dallo sport non c'è mai "da imparare" come scrive Repubblica, né "fa pensare" come scrive Renzi. La festicciola orgiastica sulla "vittoria della Francia multiculturale" è ridicola, così come mi sembrava una cagata pazzesca il tifo per la "Croazia bianca". Mentre i giornali si inventavano un loro mondo parallelo, nelle strade francesi si vedevano scene di guerra, sassate, feriti, incendi, bastonate, saccheggi dopo la vittoria ai Mondiali (questa nella foto è Nantes una settimana fa). Il multiculti non è il pranzo di gala inventato dai giornali, ma un'"apartheid". Lo disse il premier socialista Valls. Ho sentito dire che quella ai Mondiali "è la vittoria della seconda generazione delle banlieue". Sì. Anche i terroristi del Bataclan e che hanno messo in ginocchio la Francia venivano tutti dalla banlieue, sì, proprio come Mbappè. Non mischiate calcio e politica. La palla è tonda. La politica no. Tutti integrati nello sport. Tutti sulle barricate nella realtà".


Molti buonisti salgono sul "carro del vincitore" ed esaltano la Francia dei figli dei migranti delle banlieues come modello da seguire.
Ora, la realtà è ben diversa.
Le banlieues non sono altro che vere e proprie polveriere pronte ad esplodere.
Ogni giorno si sente parlare di fatti gravi nei quartieri ad alta densità di migranti di Parigi e di altre città francesi.
Il nichilismo francese, quel nichilismo che distrugge l'identità di un popolo, ha radicalizzato i migranti.
Molti ritengono quello francese un popolo.
In realtà, i Francesi non sono più un popolo ma è un insieme di persone.
Sia ben chiaro, il mio non è un discorso da razzista.
Per esempio, gli Americani sono un popolo.
Sono un popolo con tante etnie e tante religioni ma le sue varie componenti si riconoscono in valori e simboli comuni.
Penso (ad esempio) ai Padri Pellegrini o alla stessa bandiera americana.
Nel popolo americano vi sono persone di origini anglosassone, scozzese, irlandese, tedesca, svedese, amerindia, asiatica, africana, greca, ispanica, ebraica, italiana, slava e di altre nazioni.
Eppure, tutti si riconoscono negli stessi simboli e portano alto il vessillo a stelle e strisce.
Invece, guardando le partite delle Francia, con la bandiera tricolore vi erano anche quelle del Marocco, dell'Algeria e della Tunisia.
Evidentemente, qualcosa non funziona.
A politicizzare la partita è stato il presidente francese Emmanuel Macron, il quale ha attaccato l'Italia riguardo al tema dei migranti e ha preteso che l'accoglienza da parte nostra dei migranti mentre ha chiuso i suoi porti, creando antipatia intorno alla Francia.


1 commento:

  1. Nel caso in questione lo sbaglio è nel considerare "migranti" gli africani francesi e belgi: no, quelli non sono immigrati, sono cittadini delle loro ex colonie ed è normale che vivano lì

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Destre unite per cambiare l'Europa, il progetto riuscirà?

Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questa immagine presa dalla pagina Facebook di Fratelli d'Italia.