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sabato 14 luglio 2018

La Menorah dû Tempiu/ La Menorah del Tempio

Cum setti vrazza...arvulu ca fu...
di luci...et dû Signuri simmulu...stesi...
d'oru et addumatu lu granni cannileri...
dû granni Tempiu 'n Hierusalem...
et chiddu distruggeru, cum Titus,
et chiddu rubbaru li Rumani...

quattru saecula ca vinniru...
quasi...cum Alaricus li Goti ficinu...
lu stissu...ma 'n Kalavrìa iddu murìu...
et tabbutu lu Beaucent fu...et poscia...
sancta, comu d'Israel, chidda terra fici...et di Diu.

Italiano:

Con sette bracci...albero che fu...
di luce...e del Signore simbolo...stette...
d'oro ed acceso il gran candeliere...
del grande Tempio in Gerusalemme...
e quello distrussero, con Tito,
e quello rubarono i Romani...
e quattro secolo che vennero...
quasi...con Alarico i Goti fecero...
lo stesso...ma in Calabria egli morì...
e sepolcro il Beaucent fu...e dopo...
santa, come d'Israel, quella terra fece...e di Dio.

Questa mia poesia (scritta in maccheronico-siciliano) ed in italiano parla della Menorah di Gerusalemme e del rapporto straordinario tra l'Ebraismo ed una regione del nostro Paese, la Calabria.
Nel Tempio di Gerusalemme vi era la Menorah, il candeliere a sette bracci.
Essa simboleggiava il rovo ardente di fronte a cui il patriarca Mosè si inchinò.
Quindi, il candeliere rappresentava Dio stesso.
Nel 70 AD, i Romani distrussero Gerusalemme.
Il Tempio fu barbaramente saccheggiato e dato alle fiamme.
La Menorah fu portata a Roma.
Un bassorilievo dell'Arco di Tito, che si trova a Roma, mostra la Menorah, portata in processione come bottino di guerra.

Ancora oggi, si dice che gli ebrei romani non passino sotto l'arco in questione.
Essi non vogliono onorare la memoria di coloro che distrussero il loro Tempio.
Ciò è comprensibile.
Nel 410 AD, Roma fu saccheggiata dai Visigoti di Alarico.
Alarico morì in Calabria, presso il fiume Busento, non lontano da Cosenza.
Da lì si persero le tracce della Menorah.
Altre testimonianze (non confermate) dicono che essa sia stata trafugata dai Vandali nel 455 AD e che nel 534 AD sia stata portata a Costantinopoli dai Bizantini del generale Belisario.
Tuttavia, la tesi più in voga dice che la Menorah sia stata portata via da Alarico 410 AD e che poi essa sia stata sepolta con il re visigoto presso il fiume Busento.
Non ci sono conferme anche se tra la Calabria e gli ebrei c'è un forte legame, come ci sono tante coincidenze.
Infatti, gonfalone dei Cavalieri Templari fu il Beauceant.
Il termine "Beauceant" si pronuncia "Bosènt" , che ha una certa assonanza con il nome del fiume calabrese in cui sarebbe stato sepolto Alarico, con la Menorah.
Inoltre, a Roseto Capo Spulico, in Provincia di Cosenza, vi è un castello templare con una raffigurazione di una Menorah.
Oltre a ciò, ogni anno, gli ebrei si recano a Santa Maria del Cedro, sempre in Provincia di Cosenza, per acquistare i cedri per la festa del Sukkoth.
Dunque, la Calabria ha un forte legame con l'Ebraismo e con una storia che potrebbe essere davvero importante.
Visto che ci passo per andare in Sicilia, dovrò fermarmi in Calabria e visitare qualche luogo interessante, come il castello di Roseto Capo Spulico o i posti in cui operò il Beato Gioacchino da Fiore, che secondo lo storico Luigi Manglaviti ebbe dei legami anche con questa storia, tra i quali non può essere dimenticato Rogliano.




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