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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

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venerdì 13 luglio 2018

Il commercio degli schiavi, la parola a Pierre Bairoch

Ringrazio l'amico e collaboratore Angelo Fazio che mi ha portato all'attenzione queste parole dell'economista belga Pierre Bairoch:
"rispetto al commercio di schiavi neri organizzato dagli Europei, il commercio di schiavi del mondo musulmano è iniziato prima, è durato più a lungo e, cosa più importante, ha colpito un numero maggiore di schiavi".

Ringrazio Angelo.
Ora, dato che sono una persona curiosa, ho fatto una breve ricerca.
Sul sito "Zhistorica", ho trovato delle cose molto interessanti.
Ho trovato questo spunto molto interessante:

"Il traffico di schiavi sahariani e sub-sahariani attraverso il Nilo era già piuttosto sviluppato in epoca romana. Una volta preso il loro posto in Nord-Africa, i musulmani lo migliorarono. L’uso delle piste del Sahara aumentò l’afflusso di schiavi anche dalle regioni dell’Africa occidentale e, mano a mano che l’Islam estendeva i suoi confini, il limite dei territori “Dar El Islam” (i cui abitanti si erano sottomessi all’Islam) si spinse sempre più a sud. I territori al di fuori del “Dar el Islam”, detti “Dar el Harb”, erano, almeno in linea teorica, i soli dai quali i musulmani potessero prendere i loro schiavi.

Attorno al XII-XIII secolo, la zona del “Dar el Harb” era ormai coincidente con la “Bilad es Sudan”, ovvero la “Terra dei Neri”. Una fonte di schiavi quasi illimitata".




Dunque, il commercio degli schiavi neri ad opera dei musulmani iniziò agli albori del califfato musulmano.
Essi prendevano schiavi dal "Dar el Harb", la "Zona di Guerra", la zona ove i musulmani non comandavano ancora e l'Islam non sottometteva le persone.
Gli islamici non furono meno crudeli degli Europei che a partire dal secolo XV iniziarono il colonialismo.
I musulmani davano agli schiavi varie mansioni.
Vi era una grande richiesta di eunuchi, di guardiani degli harem.
A coloro che diventavano eunuchi venivano asportati il pene e lo scroto.
Questa operazione veniva praticata sui bambini tra i i 7 ed i 10 anni e solo il 10% di loro sopravviveva, dato che la cauterizzazione della ferita diventava difficile, poiché essa avrebbe rischiato di chiudere l'uretra.
Così, molti morivano per le infezioni o per anemia. 
Dal VII al XX secolo, i musulmani presero tra i 15 ed i 18 milioni di schiavi solo dall'Africa.
Dunque, prima di instillare in noi il "senso di colpa", i buonisti del nostro tempo studino la storia. 















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Ringrazio l'amico Morris Sonnino di questo screemshot de "Il Corriere della Sera".