Ieri è morta Margaret Thatcher, la "Lady di ferro".
Lei era sempre stata un esempio per tutti coloro che hanno sempre difeso certi ideali.
Lei era sempre stata un modello per chi crede nel vero conservatorismo.
I veri conservatori non sono quelli che puntano a conservare la forma di Stato vigente.
Una cosa del genere può essere fatta da quelli di sinistra ed il caso italiano è il paradigma.
Il Partito Democratico e tutto il resto della sinistra, per esempio, puntano a conservare la Costituzione, anche nei suoi difetti, che sono oramai palesi.
Basti pensare al suo ostinato rifiuto del federalismo e del presidenzialismo.
Queste persone, però, sono progressiste per quanto riguarda altri aspetti, come la questione della famiglia (in cui si apre al matrimonio omosessuale) o le politiche pro-aborto.
Il vero conservatorismo non rifiuta delle riforme, quando queste servono.
Il vero conservatorismo guarda i valori profondi, la sostanza e non la forma.
Io, per esempio, sono un conservatore per quanto riguarda i valori insiti di un popolo.
Basti pensare alla difesa della famiglia o alla difesa della sacralità della vita.
Però, non escludo la possibilità (anzi la necessità) di fare delle riforme sostanziose e sostanziali alla Costituzione, specie per ciò che riguarda la forma dello Stato, come anche alla giustizia, al fisco e alla libertà di impresa.
Inoltre, Margaret Thatcher lesse fin dal principio i mali di questo europeismo acritico.
Per esempio, ella non voleva un'Europa germanocentrica.
L'esperienza di questa grande donna che fu Margaret Thatcher ci deve insegnare questo.
Cordiali saluti.
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