Presentazione

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Una voce libera per tutti. Sono Antonio Gabriele Fucilone e ho deciso di creare questo blog per essere fuori dal coro.

Il mio libro sul Covid

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Il mio libro, in collaborazione con Morris Sonnino

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venerdì 12 aprile 2013

III Domenica di Pasqua




Cari amici ed amiche.

Le letture delle Sante Messe di questa sera e di domani sono:


"Il sommo sacerdote cominciò a interrogarli dicendo: 

[28] "Vi avevamo espressamente ordinato di non insegnare più nel nome di costui, ed ecco voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quell'uomo". 

[29] Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini. 

[30] Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avevate ucciso appendendolo alla croce. 

[31] Dio lo ha innalzato con la sua destra facendolo capo e salvatore, per dare a Israele la grazia della conversione e il perdono dei peccati. 

[32] E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che si sottomettono a lui". 

[40] Seguirono il suo parere e, richiamati gli apostoli, li fecero fustigare e ordinarono loro di non continuare a parlare nel nome di Gesù; quindi li rimisero in libertà. 
[41] Ma essi se ne andarono dal sinedrio lieti di essere stati oltraggiati per amore del nome di Gesù. Dagli libro degli Atti degli Apostoli, capitolo 5, versetti 27b-32, 40-41",

"[1] Salmo. Canto per la festa della dedicazione del tempio. 
Di Davide. 

[2] Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato 
e su di me non hai lasciato esultare i nemici. 

[3] Signore Dio mio, 
a te ho gridato e mi hai guarito. 

[4] Signore, mi hai fatto risalire dagli inferi, 
mi hai dato vita perché non scendessi nella tomba. 

[5] Cantate inni al Signore, o suoi fedeli, 
rendete grazie al suo santo nome, 

[6] perché la sua collera dura un istante, 
la sua bontà per tutta la vita. 
Alla sera sopraggiunge il pianto 
e al mattino, ecco la gioia. 

[7] Nella mia prosperità ho detto: 
"Nulla mi farà vacillare!". 

[8] Nella tua bontà, o Signore, 
mi hai posto su un monte sicuro; 
ma quando hai nascosto il tuo volto, 
io sono stato turbato. 

[9] A te grido, Signore, 
chiedo aiuto al mio Dio. 

[10] Quale vantaggio dalla mia morte, 
dalla mia discesa nella tomba? 
Ti potrà forse lodare la polvere 
e proclamare la tua fedeltà? 

[11] Ascolta, Signore, abbi misericordia, 
Signore, vieni in mio aiuto. 

[12] Hai mutato il mio lamento in danza, 
la mia veste di sacco in abito di gioia, 

[13] perché io possa cantare senza posa. 
Signore, mio Dio, ti loderò per sempre. Salmo 30",

"[1] E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. 

[2] Vidi un angelo forte che proclamava a gran voce: "Chi è degno di aprire il libro e scioglierne i sigilli?". 

[3] Ma nessuno né in cielo, né in terra, né sotto terra era in grado di aprire il libro e di leggerlo. 

[4] Io piangevo molto perché non si trovava nessuno degno di aprire il libro e di leggerlo. 

[5] Uno dei vegliardi mi disse: "Non piangere più; ha vinto il leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli". 

[6] Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 

[7] E l'Agnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. 

[8] E quando l'ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno un'arpa e coppe d'oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. 

[9] Cantavano un canto nuovo: 
"Tu sei degno di prendere il libro 
e di aprirne i sigilli, 
perché sei stato immolato 
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue 
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione 

[10] e li hai costituiti per il nostro Dio 
un regno di sacerdoti 
e regneranno sopra la terra". 

[11] Durante la visione poi intesi voci di molti angeli intorno al trono e agli esseri viventi e ai vegliardi. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 

[12] e dicevano a gran voce: 
"L'Agnello che fu immolato 
è degno di ricevere potenza e ricchezza, 
sapienza e forza, 
onore, gloria e benedizione". 

[13] Tutte le creature del cielo e della terra, sotto la terra e nel mare e tutte le cose ivi contenute, udii che dicevano: 
"A Colui che siede sul trono e all'Agnello 
lode, onore, gloria e potenza, 
nei secoli dei secoli". 
[14] E i quattro esseri viventi dicevano: "Amen". E i vegliardi si prostrarono in adorazione. Dal libro dell'Apocalisse, capitolo 5, versetti 1-14",

"[1] Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 

[2] si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri due discepoli. 

[3] Disse loro Simon Pietro: "Io vado a pescare". Gli dissero: "Veniamo anche noi con te". Allora uscirono e salirono sulla barca; ma in quella notte non presero nulla. 

[4] Quando già era l'alba Gesù si presentò sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 

[5] Gesù disse loro: "Figlioli, non avete nulla da mangiare?". Gli risposero: "No". 

[6] Allora disse loro: "Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete". La gettarono e non potevano più tirarla su per la gran quantità di pesci. 

[7] Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: "È il Signore!". Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi il camiciotto, poiché era spogliato, e si gettò in mare. 

[8] Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: infatti non erano lontani da terra se non un centinaio di metri. 

[9] Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 

[10] Disse loro Gesù: "Portate un pò del pesce che avete preso or ora". 

[11] Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò. 

[12] Gesù disse loro: "Venite a mangiare". Enessuno dei discepoli osava domandargli: "Chi sei?", poiché sapevano bene che era il Signore. 

[13] Allora Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede a loro, e così pure il pesce. 

[14] Questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. 

[15] Quand'ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". 

[16] Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". 

[17] Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi vuoi bene?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi vuoi bene?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti voglio bene". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. 

[18] In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". 
[19] Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". Dal Vangelo secondo Giovanni, capitolo 21, versetti 1-19".

I testi sono stati presi dal sito della Santa Sede.
Ora, se noi guardassimo ciò che c'è oggi, non ci renderemmo conto di ciò che Gesù Cristo fece.
Ogni giorno vi è una notizia tragica.
Basti pensare a quella scritta sul sito "Leggo.it" ed intitolata "Pagina offende Anna Frank, Facebook non la rimuove: "Non viola standard". 
Ci sono suicidi, omicidi e stupri.
Ci sono anche venti di guerra.
E' evidente che sembra che l'opera di Cristo non ci fosse stata.
Eppure, Egli operò.
Il male fa più rumore ma se guardiamo bene ci sono opere di carità, di bontà e di giustizia.
Morendo sulla croce e risorgendo Gesù superò ogni debolezza umana.
Superò anche la debolezza di Pietro, che, di fronte alla passione di Cristo, lo rinnegò per tre volte.
Cristo non solo lo perdonò ma lo investì anche come Suo Vicario, facendolo diventare il primo Papa.
Così, gli apostoli continuarono la Sua opera.
In questo tempo, la misericordia di Gesù Cristo (e quindi di Dio) serve più che mai.
Oggi, si mettono in discussione i valori fondamentali, come la famiglia e la vita.
Oggi, si mette in discussione la Chiesa, in nome del relativismo.
Oggi, si svilisce l'uomo con il determinismo.
Per esempio, parliamo del caso degli omosessuali.
Ci sono un certo mondo della cultura ed una certa scienza che dicono che l'omosessualità sia un fatto puramente genetico.
La realtà è ben diversa.
In taluni casi, si può diventare omosessuali o ci sono omosessuali che possono diventare eterosessuali.
Quindi, c'è anche una dose di libero arbitrio.
E' evidente che questo determinismo tenda a svilire l'uomo.
Allora, ridiamo un giusto peso alle cose e non lasciamoci abbindolare da certe idee che puntano a giustificare certi errori.
Cordiali saluti. 





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