Il leader del Partito Democratico Pier Luigi Bersani vuole il Quirinale.
Il presidente Berlusconi sarebbe pronto ad appoggiarlo, in cambio della formazione di un governo di scopo che faccia le cose più urgenti e metta mano alla legge elettorale, per poi tornare al voto.
Intanto, però, nel Partito Democratico la tensione sale.
Il sindaco di Firenze Matteo Renzi è stato escluso dai "grandi elettori" per l'elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Secondo quanto riportato dallo stesso sindaco, pare che ci sia stata una telefonata da Roma.
Bersani ha detto di non c'entrare nulla.
Ora, io ho due teorie: o Bersani mente o lui non ha più il controllo sul suo partito.
Io penso che sia valida la seconda ipotesi.
Bersani non mente, quando dice di non entrarci nulla nella questione di Renzi, ma forse egli ha perso il controllo sul partito e la situazione gli è sfuggita di mano.
Che il Partito Democratico non abbia vinto le elezioni è cosa nota!
Questo ha indebolito non poco Bersani.
Questi, allora, cerca di fare una prova di forza chiudendo al dialogo con il centrodestra ed iniziando a dialogare con il Movimento 5 Stelle.
Il Movimento 5 Stelle (o meglio Beppe Grillo) gli dice no.
Questo ha portato allo stallo attuale.
Ci si rende conto che dalle elezioni sono passati ben 45 giorni e che ancora non c'è un governo?
Intanto, Rosy Bindi non vede di buon occhio un governo di minoranza, cosa che è gradita a Bersani.
Dario Franceschini teme scissioni nel Partito Democratico.
Ora, i problemi interni del Partito Democratico sono problemi del Partito Democratico, finché questi non toccano le questioni di governo.
Ora, per una questione interna al suo partito e per una volontà di dimostrare una leadership che forse non ha più, Bersani sta tenendo bloccata l'Italia.
Intanto, la leader dei giovani del Popolo della Libertà Anna Grazia Calabria chiama i coetanei del Partito Democratico per cercare di dialogare sulle questioni del welfare.
Leggete l'articolo de "Il secolo d'Italia" che è intitolato "La leader dei giovani Pdl “chiama” i coetanei del Pd: dialoghiamo su occupazione e welfare".
Forse, i giovani potrebbero fare quello che non riescono a fare i più anziani: dialogare.
Cordiali saluti.
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